Lorenzo Insigne poteva diventare l’eroe del Bernabeu se solo il Napoli fosse riuscito a non perdere. Il napoletano come Del Piero e Totti, segna in uno degli stadi più antichi e magnetici d’Europa. Grande l’emozione e un gol che tiene vive le speranze azzurre di ribaltare il risultato il 7 marzo al San Paolo.
Sulle pagine del Corriere dello Sport ha rilasciato in esclusiva alcune dichiarazioni. Ecco i passaggi principali:
“Si riferisce al vantaggio e peccato sia durato poco, una decina di minuti. Ma quando sei in campo non ti rendi conto del tempo che passa e comunque pensi ad altro. E però aggiungo: io non sarei così pessimista. Il 3-1 condiziona il giudizio globale. E’ successo tutto così in fretta, la palla sui piedi di Hamsik, io che vado nello spazio, Marek che me la dà coi giri giusti. Ho guardato Keylor Navas, ho visto che stava distante dai pali, m’è sembrato di vederlo fuori posizione o almeno così l’ho battezzato. Ho tirato, dando forza e cercando anche la traiettoria. Diciamo che sono stato anche un po’ fortunato”.
Poi prosegue sul match: “Non abbiamo giocato male, siamo stati diversi da quelli che in genere mostriamo di essere. Ma non è stata paura né soggezione. L’abitudine ad affrontare questo genere di gara. Loro ce l’hanno nel Dna, hanno vinto coppe di ogni tipo, ne hanno vissute a decine o anche a centinaia. Noi siamo sulla strada giusta, ma abbiamo bisogno di crescere: per farlo, servono gare come queste ed anche delusioni del genere, dalle quali però ci si rialza. Perché il Napoli è vivo e lo vedrete al ritorno. Napoli-Real Madrid diventerà diversa. Vi stupiremo. Ritroveremo noi stessi, quelli che la gente è abituata a vedere. E comunque mi permetto di aggiungere che non mi sembra che poi sia stata una così brutta partita, come dice il 3-1- E’ il risultato che inganna”.