Gli strascichi dureranno tantissimo, perché una gara come quella di ieri sera lascia addosso il sapore di ingiustizia. Juventus, Napoli e i rispettivi ambienti stanno vomitando reciprocamente presunzioni e frustrazioni, rivalità e giudizi. Ognuno crede di saperne di più e di essere portavoce di verità, ma l’unica verità è che in Italia il calcio ha smesso di essere un gioco da molto tempo.
Oggi gran parte della stampa bianconera ha gridato alla ‘vergogna’, accusando il Napoli di istigare alla polemica e addirittura all’odio. Tuttojuve ha detto la sua con un lungo editoriale che condanna il club azzurro e quanto successo dopo il triplice fischio finale: “Non vogliamo sprecare altre righe e far impegnare altre diottrie in merito al vergognoso post partita di coppa Italia, messo in scena della società Napoli, capace di superare quello di Pioli in occasione dell’ultimo Juve-Inter […]. Quello che vogliamo fare è cercare di comprendere se i protagonisti di questa sceneggiata, a partire dai tesserati del Napoli, dal loro ufficio stampa, fino ad arrivare al giornalista della RAI che usa Twitter come fosse un ultras qualsiasi, facciano davvero fatica a capire come il loro atteggiamento porti soltanto ad un solo risultato: quello di fomentare odio e violenza”.
Poi il passaggio più duro…: “Tutto questo trova ancora maggiore appoggio, quando si riesce perfino ad aizzare i tifosi contro i telecronisti che commentano la partita o nel presentarsi davanti la telecamera pretendendo e dettando le regole agli organi di stampa, cose da far invidia al Duce… L’importante di tutto questo è che questi personaggi siano pronti ad assumersi le responsabilità del clima che stanno creando, l’importante di tutto questo è non cercare chissà quale rimedio per capire il perché degli stadi sempre più vuoti in Italia, la risposta è molto semplice. Speriamo che il buon Dio possa evitarci un altro Esposito o Raciti, evitando di vedere i volti di questi stessi personaggi che si mostrerebbero scioccati, esterrefatti, con l’espressione di chi non sa darsi una giustificazione”.
…e la chiosa finale: “Trovate la coscienza, e se ne siete capaci, pulitela. A fondo”.
Non vogliamo commentare il parere di un nostro collega che evidentemente sta svolgendo il suo lavoro, né vogliamo mettere altra carne al fuoco, ma è facile parlare quando il vento gira a tuo favore da molti, moltissimi anni…