A Napoli non si è mai tranquilli. Tutti i tifosi azzurri hanno il dubbio amletico di cosa manchi al Napoli per vincere il campionato e una risposta a questo dubbio è il non saper rapportarsi con la stampa da parte di Sarri e De Laurentiis. In una piazza normale in questo periodo non ci sarebbe nessuna polemica visto il momento fantastico che sta attraversando la squadra azzurra, ma all’ombra de Vesuvio tutto è diverso.
Il Napoli sta viaggiando a ritmo scudetto, sta battendo tutti i record personali e si parla solo della presunta polemica tra il patron azzurro e il mister toscano. Tutto è nato dalle parole di Sarri durante la conferenza stampa di sabato scorso. Il tecnico azzurro si è espresso sulla volontà di far arricchire la propria famiglia al prossimo contratto da lui stipulato e apriti cielo. Lo stesso giorno De Laurentiis nel pomeriggio, durante la consegna della targa originale del pastificio del nonno, ha risposto in maniera stizzita al mister di Faella con un classico ”Quando vincerà qualcosa, avrà un contratto da un allenatore top”.
Tutto questo chiacchierare si poteva evitare glissando il tutto, ma le due figure più importanti del calcio Napoli sono persone sanguigne e dicono quello che pensano. Allegri e Agnelli non avrebbero mai dato certe risposte. Il mister azzurro nella classifica degli allenatori in Serie A più pagati, stilata a inizio stagione dalla Gazzetta dello Sport, è solamente settimo; addirittura Mihajlovic guadagna più del mister nato a Bagnoli. In questo momento Milan, Inter e Roma farebbero carte false per accaparrarsi Sarri e lui lo sa e quindi cerca di massimizzare i frutti del suo lavoro a Napoli. Sarri si sente corteggiato e per questo cerca di battere cassa e vuole anche far diminuire il valore della sua clausola rescissoria, valevole dall’anno prossimo.
L’entità della clausola per liberare il mister toscano dal Napoli è di 8 milioni di Euro, cifra altissima. De Laurentiis sa come fare i contratti a suoi dipendenti, cerca di vincolarseli a sè il più possibile e Sarri vorrebbe più autonomia contrattuale; questo non vuol dire che lui se ne voglia andare, ma cerca di avere più libertà di manovra. Sembra il solito canovaccio tra gli allenatori azzurri e De Laurentiis, vedi Mazzarri e Benitez. Queste frecciatine si dovevano evitare per il bene del Napoli, a volte il silenzio è la panacea di tutti i rinnovi contrattuali.