Non finiscono i premi e i riconoscimenti per Maurizio Sarri. Dopo la Panchina d’oro arriva anche il Timone d’oro, che gli è stato consegnato ieri all’Hotel Minerva di Arezzo dall’Aiac (Associazione italiana allenatori di calcio) destinato al personaggio che più si è messo in evidenza in questa ultima stagione calcistica. E chi meglio di Sarri!
Soprattutto in questo appena concluso anno calcistico, ha dimostrato di essere un grande tecnico e un grande tattico. Grazie a lui il Napoli, può vantare di essere la squadra “del gioco più bello d’Europa”. Ma i suoi meriti non si fermano o si limitano ad una buona visione di gioco e ad un’ottima preparazione di schemi e geometrie vincenti. A Maurizio Sarri va riconosciuta la sua impresa, se così la si può chiamare, di aver trasformato o scoperto, punta centrale Dries Mertens, che ha chiuso in seconda posizione la classifica marcatori serie A, a quota 28 reti, solo una in meno al capolista Dzeko.
Questo è il secondo Timone vinto dal toscano, il primo nel 2014 quando era alla guida dell’Empoli, che gli è stato destinato soprattutto per la premiazione nella serie maggiore della sua squadra. Sarri ha dichiarato di essere fiero ed orgoglioso di questo riconoscimento, frutto del giudizio positivo ottenuto dai suoi colleghi allenatori e quindi con una valenza in più per la stima e l’ammirazione riconosciutagli dall’intero mondo sportivo.