In pochi si accorsero di lui quel 24 gennaio del 2010 quando a partita quasi conclusa, Mazzarri decise di sostituire Denis per consentire al Napoli di guadagnare secondi preziosi e portare a casa tre punti fondamentali da Livorno. Lorenzo Insigne appena 19enne faceva il suo esordio in Serie A.
Che fosse un predestinato fu chiaro qualche giorno dopo durante il Torneo di Viareggio quando trafisse il Parma con un gol da stropicciarsi gli occhi, con la numero 10 sulle spalle condusse alla vittoria gli azzurrini. Sugli spalti c’era un certo Zdenek Zeman che lo notò e fece carte false per portarselo in Lega Pro a Foggia e poi in Serie B al Pescara dove esplose definitivamente. In mezzo una parentesi non proprio fortunata con la Cavese dove il magnifico in 10 presenze non riuscì a trovare la via della rete. Ma fu solamente un incidente di percorso.
Con Zeman arrivarono magie e gol, fino al ritorno a casa. Con la maglia del Napoli la prima gioia nella massima serie giunse quasi subito: 16 settembre 2012, ancora il Parma nel suo destino. Insigne entrava al posto di Cavani e al 77′ realizzava il sogno di una vita. Pallone dietro la schiena di Mirante, la corsa col dito in bocca e il primo bacio a quella maglia che si è cucito addosso per la vita.
Il resto è storia recente. Il gol in Nazionale contro il Liechtenstein lo iscrive nel registro dei migliori calciatori italiani, il più talentuoso che il panorama attuale del nostro Paese possa vantare. Restano due sogni nel cuore di Lorenzo: lo Scudetto con la maglia del Napoli e la numero 10 che fu di un certo Diego Armando Maradona.
La storia di Lorenzo Insigne è di quelle che riappacificano con il calcio, di un giovane che nonostante la scarsa considerazione a causa della sua statura e per un fisico gracile, ce l’ha fatta superando anche i problemi economici sopportati fin dalla tenera età. Talento, dedizione e sacrificio.
Di seguito 10 curiosità che riassumono parte della sua vita:
1) Lorenzo ha tre fratelli, tutti calciatori. Roberto ha 23 anni e nell’ultima stagione ha giocato in Serie B nel Latina collezionando 19 presenze con 1 solo gol all’attivo. Marco e Antonio giocano nei campionati minori.
2) Il debutto in Serie A è avvenuto con la maglia del Napoli il 24 gennaio del 2010 in un Livorno-Napoli terminata con la vittoria per 2 reti a zero per gli azzurri. Fu Mazzarri a lanciarlo per la prima volta nel grande calcio.
3) Il Napoli lo acquistò a 15 anni dal Sant’Arpino per una cifra di 1.500 euro e lo inserì nella formazioni Allievi.
4) A 20 anni si sposa con Genoveffa Darone. Con lei ha avuto 2 figli.
5) Nella sua famiglia c’era un cane di nome “Pocho”. L’usanza era quella di attribuirgli il nome del fantasista del Napoli che in quegli anni era Lavezzi, detto il Pocho.
6) Il calciatore al quale si è ispirato è Alessandro Del Piero, esempio di talento e grande correttezza dentro e fuori dal campo. Lorenzo è sempre stato un tifoso del Napoli: più volte ha ribadito che il suo primo goal in Serie A lo avrebbe voluto realizzare contro la Juventus.
7) Da giovanissimo per aiutare economicamente la sua famiglia ha fatto anche il venditore ambulante vendendo abiti al mercatino di Frattamaggiore.
8) Esordio felice con l’Under 21 dell’Italia bagnata con una doppietta contro il Liechtenstein. La partita terminò 7-2 per la Nazionale Italiana.
9) Nel 2014 vince con il Napoli la Coppa Italia laureandosi capocannoniere insieme a Callejon con tre reti. Due quelle segnate nella finalissima contro la Fiorentina.
10) Il primo gol in Serie A lo segna con il Napoli contro il Parma nel 2012.