Sarà un settembre alquanto intenso per il presidente della Juventus Andrea Agnelli. Il nipote dell’avvocato, infatti, domani 5 settembre potrebbe essere eletto presidente dell’ECA, l’organismo che rappresenta tutte le società calcistiche a livello europeo.
Nata nel 2008, per volere di Karl-Heinz Rumenigge, il quale prende la presidenza fino a quest’anno, quando ha fatto sapere di voler lasciare l’incarico. Favorito, però, è proprio il dirigente juventino sia per i buoni rapporti della sua società con il Bayern Monaco e quindi, con l’ex centravanti dell’Inter che per il blocco delle italiane che spinge ad avere un suo rappresentate nell’organismo.
Altri candidati sono Jiménez (uno dei vicepresidenti del Real Madrid), Gerlinger (direttore affari legali del Bayern Monaco), Gazidis (direttore esecutivo Arsenal) ed Aulas (presidente del Lione) ma in pole c’è proprio Agnelli.
Sul presidente dei bianconeri, però, incombe la sentenza del tribunale sportivo. Il 15 settembre, infatti, arriverà la sentenza del processo sportivo che lo vede accusato per aver autorizzato la vendita di biglietti e abbonamenti a gruppi ultras, affidando, inconsapevolmente, la gestione dei rapporti con gli stessi ad un esponente Ultras.
Se verrà confermato, Andrea Agnelli verrà condannato ad un squalifica di 2-3 anni e sarà, giocoforza, costretto ad abbandonare la presidenza della sua squadra oltre al fatto che, non sarebbe un bel biglietto da visita di fronte agli altri club che fanno parte dell’ECA.
Agnelli, dunque, si gioca tutto o quasi in 10 giorni, ma stavolta non sarà il rettangolo verde ad emettere la sentenza.