Il famoso procuratore Mino Raiola concede una lunga intervista alla radio napoletana Radio Crc. Nel corso di Si Gonfia la Rete condotta da Raffaele Auriemma, il manager di Donnarumma esprime le sue idee sulle ultime vicende che lo hanno riguardato da vicino in chiave Napoli.
Dalle dichiarazioni di De Laurentiis, che lo ha definito un cartone animato, alle critiche piovute addosso a Lorenzo Insigne in seguito all’incolore prestazione della Nazionale Italiana. Ecco gli spunti più interessanti:
Sulle critiche a Insigne: “Andassero tutti a quel paese, il 10 è un numero come un altro, vale come il 9 e l’11, Isco che hanno esaltato tutti non mi pare avesse il 10, chi se ne frega se ha il 10 o il 22. Tavecchio si stava addormentando in tribuna, in Italia siamo messi male, si mascherano le cose. Insigne nel Napoli anche contro il Real ha fatto vedere chi è, se poi vieni messo in un altro contesto è logico che le cose cambiano, Verratti ed Insigne nella Spagna farebbero faville. In Italia dobbiamo cambiare la mentalità degli allenatori, queste sono tutte polemiche ridicole“.
Su Insigne e le parole di ADL: “Il presidente De Laurentiis come al solito ha capito una cosa per un’altra, un giorno farò un cartone su di lui per fargli capire le cose come stanno. Hamsik quando dice che volevo portarlo via io sono stato pronto a fargli rinnovare il contratto. Che rapporto c’è con De Laurentiis? Rapporto, quale rapporto? È un grande presidente per il Napoli, ha grande meriti, grazie al suo carattere, alle sue ideologie, ma abbiamo modi di fare diversi, vediamo le cose diversamente, a volte si esprime in modo strano, anche la squadra lo sa, posso dire che non siamo nemici. Quando dice di passare sopra il suo cadavere forse si scorda che fra 4 anni a Insigne scade il contratto, se poi va via che fa? Hamsik ha voglia di restare a Napoli a vita, magari altri non ce l’hanno, bisogna rispettare il volere di tutti”.
La chiosa finale sul tecnico Maurizio Sarri: “Il Napoli oggi gioca un calcio molto moderno, prende applausi da tutta Europa, vincere e perdere questione di dettagli, di fortuna, ho sempre detto che è molto difficile vincere a Roma e Napoli, è difficile per l’ambiente, a volte ci esaltiamo troppo, se si crescere sotto questo aspetto si può anche vincere lo Scudetto. Io credo questo è l’ultimo anno di Sarri, tante squadre europee so che l’hanno chiesto, mi auguro per lui che sia l’ultimo anno con De Laurentiis”.