Ieri a Milano si è tenuta l’assemblea di Lega, presieduta anche dai presidenti delle varie squadre di serie A, unico assente il presidente Vigorito del Benevento, durante la quale si è discusso e si è deciso a quale società estera assegnare i diritti televisivi della nostra Serie A per il triennio 2018-21. Dopo l’apertura delle buste con le diverse offerte, a una quasi totale unanimità, con ben 18 approvazioni su 19, è stata l’IMG ad aggiudicarsi i diritti tv internazionali a livello globale del campionato di Serie A, assicurando alla Lega circa 350 milioni di introiti a stagione.
Alla felicità e alla soddisfazione di chi sembra essere davvero orgoglio di questo “contratto”, come lo stesso Tavecchio, che ha sottolineato di quanto i proventi incassati dalla Serie A siano aumentati e raddoppiati con questo nuovo accordo, De Laurentiis si oppone, mostrando invece tutta la sua delusione:
“Abbiamo ottenuto offerte a dir poco mortificanti, per un grande errore fatto da Tavecchio, Nicoletti e Infront, che è al suo ultimo mandato ma ci crea dei danni. Ve lo dico con estrema serenità, e sono serio, io sono molto deluso. Lo sapevo che avremmo aperto delle buste che decretavano magari la soddisfazione e la fame di alcuni club di avere dei soldi, ma avrebbero impedito alle cinque più importanti di diventare competitive nei prossimi quattro anni. Di fronte a una Spagna che sta a 680 milioni per l’estero, la Premier o la Bundesliga, noi abbiamo bisogno di recuperare tanti anni di grandi errori, in cui il nostro prodotto all’estero non veniva visto. Se gli altri fatturano molto più di noi, e noi pensiamo di aver preso solo il doppio dell’ultimo anno, questo non è sufficiente. Infront cura anche gli interessi della Figc, che quindi non andrà mai contro Infront. Dirà sempre ‘bravi, bene, fantastico!’. E tutti vissero felici e contenti. Non sono inc… ma deluso. De Siervo a capo di Infront l’ha messo Renzi, e con tutto il rispetto che ho per Renzi non credo che Luca Lotti sarebbe mai andato contro Infront. C’è tutto questo ingranaggio che fa faticare il calcio italiano. Questi 350-360 milioni ci portano al baratro: il gap con i campionati stranieri aumenterà a dismisura. Visto quanto è aumentato il costo dei giocatori, non potremo acquistare più nulla. Mi meraviglio che Inter e Milan, comprate dai cinesi, cadano nel baratro di questo misunderstanding. Il calcio italiano dovrà dire addio alla sua gloria per molti altri anni grazie questo caos che c’è”.
Quasi immediata è stata la risposta di Tavecchio, che alle parole di De Laurentiis ha preferito non ribattere:
“Le sue dichiarazioni si commentano da sole, in un momento come questo meglio stare in silenzio. Abbiamo delineato il valore del calcio italiano: raddoppiamo i proventi che le Lega aveva in passato. 18 societa’ su 20 hanno approvato la delibera con applauso. Siamo ormai nello standard europeo con altre grandi nazioni”.
(Dichiarazioni recuperate da Calcio e Finanza e La Gazzetta dello Sport)