Il Napoli non soffre di vertigini. Questo è chiaro.
Dopo la vittoria di sabato sera contro il Milan, gli azzurri si confermano primi in classifica a quota 35, distaccando di due punti l’Inter e di ben 4 la Juventus, disastrosa ieri contro un’inarrestabile Sampdoria vittoriosa per 3 a 2.
Insomma, che sia o meno l’anno giusto, dopo appena 13 giornate, è un po’ azzardato dirlo, ma di certo il percorso del Napoli ha dello straordinario. Una macchina inarrestabile, ben collaudata in campionato, ma che ancora fatica in campi europei, in quanto la qualificazione Champions è appesa a un filo di speranza, davvero sottile. Domani in casa gli azzurri dovranno vedersela contro gli ucraini dello Shakhtar e poi il 6 Dicembre in trasferta dovranno giocarsi il tutto per tutto contro il Feyenoord. Un’impresa davvero ardua.
Ma nonostante questo neo europeo, è palese che il Napoli ha, ad oggi, una maturità calcistica e mentale in campionato, che assicura e assicurerà grandi successi e soddisfazioni.
Un primato in classifica frutto di un percorso fulgido e pulito, in cui gli azzurri, sono stati impeccabili: 11 vittorie e due pareggi, nessuna sconfitta e 34 reti siglate!
E da questi dati, è doveroso fare due considerazioni importantissime, che sfatano, finalmente quei tabù che sembravano condannare il Napoli, ad un destino di perenne secondo. In primo luogo, oggi il Napoli non è fatto solo di titolarissimi, ma di una rosa ben amalgamata e soprattutto sfruttabile in ogni sua personalità. E’ il caso di Mario Rui, subentrato da subito a Ghoulam, a causa dell’infortunio al ginocchio, che da subito ha regalato grandi prestazioni e una buona tenuta in campo. A conferma che gli infortuni e le assenze non fanno più paura, perchè ci sarà sempre un giocatore X in rosa, pronto a subentrare, senza ledere o scalfire la potenza e la forza del Napoli.
In secondo luogo, il Napoli ha dimostrato di avere un bel gioco…e di poterne fare a meno, senza compromettere l’esito positivo dello scontro. Quando le partite richiedono una maggiore concretezza in fisicità che in velocità e fluidità, il Napoli riesce ad adattarsi, sempre. Così come è successo contro lo Spal e il Sassuolo, due vittorie azzurre, in cui la fisionomia guerresca e granitica degli avversari, ha costretto il Napoli, a riporre la bellezza e ad adattarsi ad un gioco più maschio ed elementare. E ci è riuscito alla grande.
La conclusione di ciò? Quella, la tiriamo a Maggio, però per il momento il Napoli ha bene fisso nella mente il suo obiettivo, e le premesse e le condizioni disposte per raggiungerlo, sono delle migliori.