Domenica sarà la volta di Udinese-Napoli. Uno di quei match meritevoli di un bel punto interrogativo, soprattutto in un momento societario della squadra friulana abbastanza particolare e in vista di importanti cambiamenti.
Infatti solo da pochi giorni, la società ha decretato la fine dell’era tecnica affidata a Del Neri, per ripartire sotto la guida di Massimo Oddo, ex campione del Mondo 2006 e soprattutto un allenatore che alle spalle ha già una buona scia di successi e vittorie. Ultima quella con il Pescara al quale regalò un’ ennesima promozione in Serie A nel 2016, una favola conclusa con un triste finale per Oddo, che dopo 24 giornate venne esonerato a causa del lungo digiuno di vittorie dei delfini nella massima Serie.
Oggi Oddo, troverà un Udinese a solo 12 punti, con un gioco inesistente e una squadra con limiti tecnici e tattici imbarazzanti. Un’ umiliante situazione per la compagine friulana, che pur non aspirando al tricolore è sempre stata una squadra temibile e fastidiosa per le big. Senza contare che da sempre è ritenuta una fucina di talenti, dalla quale hanno spiccato il volo giocatori del calibro di Handanovic, Mehdi Benatia, Kwadwo Asamoah e Alexis Sanchez, attualmente in forza in club blasonati.
E poi, sorvolando sul caso Benevento, così particolare da dover essere affrontato in altri termini e premesse, il cambio di allenatore fa sempre bene ad una squadra. Uno degli ultimi casi è stato proprio quello dello scorso anno, quando Pioli prese in mano le infauste sorti dell’Inter del dopo De Boer, regalando alla squadra 39 punti in 23 partite e prima di lui fece meglio solo Mourinho.
Inoltre Maurizio Sarri, conosce bene sia le insidie della gara di Domenica che la bravura di Massimo Oddo. Infatti fu proprio il mister toscano, come conferma Ciro Venerato, che quest’estate consigliò per la panchina del Palermo proprio Massimo Oddo, nel periodo in cui Bagaglini era intenzionato a comprare la società siciliana. Un progetto che successivamente non andò in porto, perchè Zamparini alla fine decise di non vendere la società, oggi però in mano a Giovanni Giammarva.
Quindi, prima di proiettarci al big match del 1 Dicembre, contro l’acerrima rivale Juventus, concentriamoci sulla partita ad Udine, che per tutte queste ultime novità apportate nella società, l’esito della gara sembra più sibillino che scontato!