“Sono per lavoro a Castel Volturno, dove ho incontrato 70 amministratori locali (sindaci, assessori e consiglieri) che porteranno avanti le battaglie della Lega in Campania, grandissimi! E in albergo chi incontro?
Insigne, Callejón e il vicepresidente del Napoli, simpaticissimi!
Viva il bel calcio”
Questa è stata la didascalia di presentazione alla foto che Matteo Salvini ha postato ieri sul suo profilo Facebook, che lo ritrae in compagnia di Lorenzo Insigne, Josè Callejon e il vicepresidente azzurro Edoardo De Laurentiis.
Una foto che ha creato non poco scalpore tra il pubblico del web, che senza remore ha commentato, esternando il proprio disappunto. Soprattutto perché il politico per lungo tempo non è stato scevro da atteggiamenti, perpetrati per anni e negli anni scorsi, contro i napoletani, aderendo con fatti e parole a tutti quegli infondati pregiudizi denigratori che vedono protagonisti, in maniera ingiusta, i napoletani. Oggi è il leader di quel partito politico che ha fondato le sue fortune proprio nella denigrazione del Mezzogiorno, un peccato probabilmente incancellabile.
Infatti il popolo partenopeo non ha di certo dimenticato il coro intonato da Salvini, insieme ad altri esponenti della Lega Nord a Pontida, che faceva più o meno così: “Senti che puzza, scappano anche i cani, stanno arrivando i napoletani”. Anche se, subito dopo, forse mosso più da fini politici che umani, chiese umilmente perdono aggiungendo: “Mi scuso in ginocchio per i cori contro Napoli”. Ma questo è solo uno dei tanti episodi razzisti di cui Salvini e la Lega Nord si sono resi protagonisti.
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