Calcio Napoli

Ronaldo-Juve, operai Fiat di Pomigliano: “Noi ad elemosinare lo stipendio, vergogna”


È la bomba di questo calciomercato, pronta ad esplodere da un momento all’altro: Cristiano Ronaldo alla Juventus. Fantacalcio o realtà? Solo il tempo saprà dirlo, quel che è certo è che il club bianconero sta cercando in tutti i modi di portare a Torino il cinque volte pallone d’oro. Un’operazione economica onerosa, non solo per il cartellino del calciatore – la clausola è passata da 1 miliardo a 100/150 milioni di euro – ma anche per l’ingaggio.

Ronaldo alla Juventus percepirebbe 30 milioni di euro l’anno. Una cifra mostruosa, impareggiabile anche per un club ricco come la Juventus. In soccorso del club bianconero, quindi, potrebbero intervenire gli sponsor, che pagherebbero parte dell’ingaggio di Ronaldo.

Tra questi, potrebbe esserci anche la Fiat. Una notizia non confermata che però ha già fatto insorgere gli operai della sede di Pomigliano, di proprietà della Famiglia Agnelli. Secondo quanto raccolto dal Corriere del Mezzogiorno – che titola “Ronaldo alla Juventus indigna gli operai Fiat: noi qui a pietire il salario, l’assalto della Juventus al fuoriclasse portoghese ha alzato alzato un vero e proprio polverone.

Dopo Higuain, pure Cristiano Ronaldo? È una vergogna. Sono 18 anni che lavoro in Fiat – spiega uno dei dipendenti, Gerardo Giannone – gli operai della Fiat non hanno un aumento dello stipendio da 10 anni. Tutti gli stabilimenti sono in regime di Cig: a Cassino stanno fermi per cinque giorni al mese, a Pomigliano lavoriamo 11-12 giorni in un mese, ferma pure Brugliasco“.

La Fca – spiega ancora Giannone – spende 126 milioni di euro annuali di sponsorizzazione, 26,5 solo per la Juventus. Lo scorso anno hanno fatturato oltre 20 miliardi di euro, poi si perdono per un pagamento contrattuale che non danno da 10 anni. E poi vai a vendere una Panda con Ronaldo testimonial, a Napoli, Roma o Firenze diranno che una macchina juventina non la vogliono“.

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