In Europa ci sono due capitali: Parigi e Napoli
Così scriveva Stendhal dell’Ottocento e una sorta di fedeltà a quell’idea l’abbiamo vista ieri sera, prima, durante e dopo la partita tra PSG e Napoli al Parco dei Principi. Un legame, quello tra Napoli e Parigi, che va oltre il calcio e trova le proprie radici in tanti secoli di storia, quando le due città dialogavano da grandi capitali dell’Europa continentale. Oggi qualcosa è cambiato per Napoli, che non ha trovato il suo ruolo nella “nuova” Italia, ma la memoria storica è rimasta.
È così che ieri sera lo spettacolo non si è visto soltanto in campo, con le due squadre che sono affrontate a viso aperto e un pari acciuffato dai Francesi soltanto nel recupero, con una magia di Angel Di Maria. Lo spettacolo è avvenuto soprattutto tra i tifosi, tra la gente comune, perché non dobbiamo dimenticare che lo sport è prima di tutto aggregazione e rispetto. Un rispetto raro a vedersi nei confronti dei partenopei in Italia, ma che abbiamo riscontrato in Scozia, Germania, Spagna, Grecia.
“Benvenuti ê frate nuoste napulitane”, così recitava lo striscione scritto in perfetta Lingua Napoletana dai parigini, quella lingua che ha tanto in comune proprio con il Francese. All’esterno dello stadio invece, al termine della partita, partenopei e parigini si sono riuniti e hanno festeggiato assieme, scambiandosi degli applausi.