Lo Stadio San Paolo e la convenzione tra Comune e società Napoli sono ancora oggetto di un’infinita polemica. A parlare questa volta è Carmine Sgambati, presidente della Commissione Sport del Comune di Napoli: “Le novità di oggi sono le certezze precedenti: abbiamo stilato una convenzione insieme agli uffici del Napoli. Nel corso della stesura ero convinto che il presidente del Napoli non l’avrebbe mai firmata, e così è stato“.
Ma dov’è il problema? Sgambati, intervenuto a Si Gonfia la Rete è chiaro: “De Laurentiis non vuole ‘cacciare una lira’. Il rapporto con lui non è mai decollato, De Laurentiis soffre la presenza ingombrante, secondo una sua teoria, degli assessori e dei consiglieri comunali. A stento forse sopporta e conosce il Sindaco“. “Se ne deve fare una ragione. Finché lui fa il presidente lo stadio è della città e noi dobbiamo trarne profitto per i cittadini: se De Laurentiis vuole usufruirne deve parlare con noi. Se poi vuole guadagnare quello che guadagna, deve almeno pagare il fitto“, ha continuato.
Sgambati, però, si dice rammaricato per questo astio, riconoscendo che il patron azzurro “va comunque ringraziato” per aver portato il Napoli a questi livelli. “Gli abbiamo fatto mille proposte – ha spiegato – Gli abbiamo offerto di prendere lo stadio per 20 anni, condurre iniziativa per il quartiere, pagare il fitto e trovare soluzioni alternative. Risultato? Nulla!“.
Sgambati, infine, ribadisce la sua accusa: “L’unico Dio per De Laurentiis è ‘non pagare e guadagnare soldi’. Il suo reddito prima era sostenuto dalla Filmauro: 96% erano i suoi introiti, il restante 4% derivanti dal Calcio Napoli. Adesso la Filmauro produce il 6% del reddito di De Laurentiis e il Napoli il 94%. Questa la dice lunga, nessuno gli ha chiesto dieci milioni di euro, noi gli abbiamo proposto semplicemente: 900mila euro annui, compresi tutti i servizi, divisi in due rate (…) De Laurentiis non vuole pagare neanche la Polizia Municipale“.