San Valentino è un giorno molto importante per gli azzurri di Ancelotti, infatti segnerà il loro esordio in Europa League. Una competizione europea un po’ snobbata nell’ambiente perché catalogata come una “competizione di serie B” rispetto alla Champions League. Di certo, sarà anche vero che la Coppa della Champions avrà le orecchie più grandi, ma la Uefa (come piace chiamarla a tutti) resta comunque una competizione di un certo prestigio.
E il Napoli riceverà il suo battesimo al Letzigrund Stadion dello Zurigo. Una struttura abbastanza nuova che da come si presenta, sembra la resa concreta dell’idea di “stadio-gioiello” che da tanto tempo balena nella testa del patron Aurelio De Laurentiis. Infatti questa struttura costruita nel tempo record di un anno rispecchia la gran parte delle caratteristiche che sogna De Laurentis nel suo stadio di proprietà. Proprio per la rapidità impiegata nella costruzione – inaugurato nel 2007 e demolito nel 2006 per renderlo più “adatto e convenzionale” ad ospitare le partite europee – si parla di “miracolo di Zurigo”.
Eppure, anche se veloci, gli svizzeri sono stati perfetti nel lavoro svolto. Lo stadio ha una forma a conchiglia e una capienza massima di spettatori in linea con il pensiero di De Laurentiis, infatti può contenere un picco massimo di 30 mila spettatori e non oltre. Dotato, inoltre, di un’esclusiva e raffinata rampa di accesso, la caratteristica principale dell’impianto è che si estende su un anello unico.
Un solo settore circolare che abbraccia il terreno verde di gioco. E anche in questo caso…proprio come piace a De Laurentiis. E poi non tralasciamo la modernità di questo impianto, dotato di un’illuminazione garantita dai pannelli solari che si innalzano mastodontici ed eleganti sul tetto dello stadio, e una copertura intorno a tutto l’unico anello, che non lascia nessun posto scoperto.
Insomma tutto risponde perfettamente al gusto imprenditoriale di De Laurentiis. Uniche pecche, se così le si vuole definire, sono la pista atletica e le sedute minimal da stadio, invece delle lussuose poltroncine immaginate da De Laurentiis. Ma per il resto tutto combacia. Potrebbe essere davvero così, il “nuovo” San Paolo.