Il tecnico del Napoli, Carlo Ancelotti, è intervenuto durante la conferenza stampa di presentazione della partita di Europa League tra Napoli e Salisburgo.
Il tecnico ha presentato la gara di andata degli ottavi di Europa League, spiegando che la partita di domani sera servirà a pianificare la gara di ritorno. Si è soffermato a spiegare le difficoltà della competizione, sul morale della squadra dopo la sconfitta casalinga contro la Juventus ed infine è tornato a parlare della discrezionalità degli arbitri e del VAR, argomento sempre scottante.
Queste le sue parole sulla partita di domani sera:
“L’ambiente è sereno, motivato, sappiamo che come contro la Juve questa è una partita delicata. La squadra è consapevole delle difficoltà, che non sarà semplice. C’è in gioco la qualificazione ma questa gara non sarà decisiva, lo sarà quella della prossima settimana, in Austria. Il Salisburgo aggredisce di più, ha ritmi di gioco alti. La gara di domani sera ci servirà per pianificare il ritorno”.
Sulla difficoltà della competizione:
“Ci sono squadre che a livello europeo hanno esperienza e tradizione. Il livello tecnico è quasi paritario. Cambia l’attenzione dei media rispetto alla Champions, ma per noi cambia davvero poco. L’Europa League sta acquistando importanza. L’hanno vinta il Manchester United, il Siviglia, il Chelsea. Questo Napoli è competitivo anche in Europa, non solo in serie A”.
Le eventuali scorie post Juventus:
“Sul piano fisico, nessun rischio, i ragazzi stanno bene. A livello psicologico neanche, siamo dispiaciuti solo per il risultato di domenica sera, perché la prestazione è stata eccellente. A me piace molto come sta giocando il Napoli e mi auguro che ci siano ancora margini di miglioramento. In questo momento non stiamo accogliendo quanto di buono stiamo producendo”.
Infine, una riflessione sul VAR, strumento che crea sempre polemiche riguardanti l’utilizzo:
“Per come viene utilizzato ora il Var c’è qualche scompenso ma io continuo a credere che sia un elemento molto utile. La discrezionalità sulla valutazione dei falli è la croce e delizia degli arbitri da quando è nato il calcio. Volontarietà e involontarietà sono un fatto soggettivo e non oggettivo. Con il Var si sta cercando di dare oggettività agli episodi. È un compito molto complicato, almeno fin quando ci sarà da fare una valutazione su volontarietà e involontarietà”.