Vigilia per il Napoli di Carlo Ancelotti, atteso al primo confronto con l’Arsenal ai quarti di Europa League. Di fronte due delle possibili pretendenti al titolo. Un incontro considerato quasi all’unanimità come una finale anticipata. Per questo motivo, l’affascinante sfida contro i Gunners rappresenta il momento più importante della stagione.
Nella conferenza stampa di vigilia della gara dell’Emirates Stadium ha parlato il tecnico degli azzurri, Carlo Ancelotti, assieme ad Allan. L’allenatore predica calma, cercando di allontanare quell’aria di pessimismo venutasi a creare dopo i deludenti risultati delle ultime due partite di campionato: “Il mio ambiente è quello che riguarda il mio staff, la società ed i miei giocatori, nel mio ambiente non c’è malessere. A volte disappunto, dispiacere, ma malessere non c’è. la partita con la Roma c’è stata nove giorni fa, non abbiamo poi fatto bene, ma sono pochi giorni, per il resto la squadra ha sempre dato sicurezza. 4 giorni non mi preoccupano“.
Il vero dubbio resta l’attacco. Probabile il rientro di Lorenzo Insigne dal primo minuto, ma Ancelotti non si sbottona: “I dubbi sono legati alla disposizione: può esserci la coppia Mertens-Milik, Insigne-Mertens, Insigne-Milik, ma anche le sorprese Ounas e Younes“. Recentemente, il Napoli ha mostrato diversi limiti nella fase difensiva: “Dobbiamo difendere meglio – spiega Ancelotti – ma questo non significa che dobbiamo solo difendere. Non è una gara decisiva, ma come dico sempre è una gara che indirizza il confronto, ci sarà un ritorno a Napoli e capiremo se sarà più o meno difficile“.
Il Napoli si troverà di fronte l’Arsenal di Unai Emery, una delle formazioni con l’attacco più incisivo del panorama europeo. Tanti i giocatori offensivi da tenere d’occhio, che giocoforza condizioneranno l’atteggiamento degli azzurri: “Possiamo affrontare 2 attaccanti ed un trequartista o due trequartisti ed un attaccante. Per noi non cambia molto, ma cambia qualcosa nella nostra impostazione, ma abbiamo provato tutte e due cose, quindi…“.
Ancelotti ha quindi parlato direttamente ai giornalisti presenti in sala stampa: “L’approccio non è cambiato, tantomeno mi sono infuriato. Vi dovete informare quando scrivete certe cose, del ritiro di 5 giorni… era tutto stabilito prima del Genoa“. Il mister ha poi parlato anche del problema razzismo, ricollegandosi alla cultura calcistica della Premier League: “Lo dico spesso, è un ambiente ideale per il calcio, senza insulti, con stadi nuovi, pieni, belli. Ed il campionato è cresciuto enormemente. Razzismo? Qui vengono considerati scandali, in Italia sembra una cosa così. Quando succederà anche da noi, così come i popoli insultati o le città e verranno considerati scandali allora potremo dire che siamo vicini agli inglesi“.