Ci troviamo, purtroppo, a segnalare ancora una volta cori razzisti negli stadi italiani. Ieri sera, pochi minuti prima del fischio di inizio di Bologna-Napoli, un gruppo di tifosi casalinghi ha intonato “Uccidete questi terroni” mentre non è mancato il solito “Vesuvio lavali con il fuoco”.
I bolognesi sono recidivi, avendo in passato rivolto insulti di matrice razziale non solo verso i napoletani o i meridionali, anche verso Moise Kean, giovane calciatore della Juventus.
Molti ricorderanno quanto avvenne a gennaio 2014, quando fu Gianni Morandi, storico e appassionatissimo tifoso del Bologna, a criticare i propri concittadini per alcuni cori e striscioni contro la città di Napoli ed i napoletani. In quell’occasione fu fischiata “Caruso” di Lucio Dalla. Questo fu l’intervento del cantante:
“20 gennaio. Ieri allo Stadio di Bologna è successo qualcosa di inqualificabile e di cui mi sono vergognato. Prima dell’inizio della partita sono comparsi striscioni intollerabili contro la squadra e la città di Napoli e mentre le note di CARUSO con la voce di Lucio risuonavano nell’aria, una parte della curva dei tifosi rossoblu ha cominciato a fischiare.
“Non credevo che il tifo fosse degenerato a questo punto. Sono lontani i tempi quando lo Stadio di Bologna veniva preso ad esempio per la civiltà e la sportività del pubblico presente, che sapeva addirittura applaudire la squadra avversaria quando giocava meglio della nostra. Non so quanti fossero ieri quegli incivili, capaci di un simile comportamento, razzista ed offensivo.
“Spero fossero pochi, ma certamente io non mi riconosco in loro, che oltraggiano la figura di Lucio e insultano gli avversari con questa maleducazione deficiente. E essere il presidente onorario, anche se è una carica simbolica e forse inutile, non mi piace più”.