L’intervista di ADL a Kiss Kiss è illuminante: i cambi di rotta nel mercato e procuratori
Giu 19, 2019 - Salvatore Russo
Aurelio De Laurentiis non si smentisce. Piazzatelo nelle vicinanze di un microfono e non si risparmierà nel raccontare e raccontarsi. Frecciatine, provocazioni e mezze verità talvolta riferite abdicando alla diplomazia scatenando polemiche e reazioni non certo di felicitazioni.
Lo ha fatto anche quest’oggi a Radio Kiss Kiss, partner ufficiale della SSC Napoli. Il calciomercato del Napoli in primo piano con il possibile arrivo di James Rodriguez alla corte di Ancelotti, quello incerto di Manolas e l’ufficiale addio di Albiol in direzione Villareal.
Sullo spagnolo, perno difensivo del Napoli di Ancelotti e dei suoi predecessori Benitez e Sarri, De Laurentiis si spinge in un commento infelice: “Dato che non vogliamo costringere nessuno a stare con noi anche in virtù della sua età. Se vuole andare via mi fa solo una cortesia”. Un fiume in piena incapace di contenersi quando le buone maniere suggerirebbero di muoversi in senso opposto. Ma De Laurentiis è così, prendere o lasciare.
Dalle sue parole in radio emergono due novità rispetto agli usi e costumi consuetudinari nella gestione societaria, finora organizzata alla stregua di un regime totalitario con il sovrano De Laurentiis a dettare ogni mossa. Il presidente dichiara senza peli sulla lingua che James Rodriguez è stata una richiesta dell’allenatore. Ancelotti lo conosce bene per averlo allenato ai tempi del Real Madrid. Ma il talento appannatosi negli ultimi tempi non convince De Laurentiis: “James Rodriguez risponde ad un quadro di desiderio di Carlo Ancelotti, non so quanto risponda al 100% alle nostre esigenze di gioco però Ancelotti lo conosce e sa quanto può essergli utile. Io non faccio una piega, anche se è costosissimo andiamo avanti”.
Rispetto al passato sembra che le attribuzioni dei ruoli e le specifiche competenze vengano rispettati. Ancelotti evidentemente ha mosso delle richieste e De Laurentiis nonostante non sia convinto sta accettando, modificando il suo modo di intendere la società. Cambia la linea nella gestione del calciomercato. Solo Rafa Benitez era riuscito a segnalare dei calciatori che poi avrebbero fatto la fortuna tecnica ed economica del Napoli.
Un altro importante aspetto è quello relativo ai rapporti che intercorrono tra il patron e i procuratori, un tempo ricordiamo demonizzati come il cancro del calcio: “I procuratori? Sono il cancro del calcio moderno. La gente a volte mi ritiene un pazzo, non capendo nulla: molti perdono soldi nel business, io invece no” (5. ottobre 2016). Oggi sembra molto più morbido e si è deciso a sedersi al tavolo con i due agenti più importanti del panorama calcistico: Mendes, agente di James Rodriguez ed eventualmente Mino Raiola, già agente di Insigne e di Lozano. Su quest’ultimo lo stesso De Laurentiis ha specificato che intavolerà una trattativa solo e se l’ingaggio del colombiano dovesse sfumare. Riconoscere l’importanza si farsi amico chi comanda le grandi operazioni di mercato è di vitale importante. La guerra contro i Raiola e i Mendes non avrebbe portato da nessuna parte.