Il Napoli ha esonerato Carlo Ancelotti dopo la vittoria per 4-0 sul Genk con annesso passaggio del turno. Il suo successore è con ogni probabilità Gennaro Gattuso che già da oggi, a detta della Gazzetta dello Sport, dirigerà gli allenamenti.
Carlo Ancelotti non è più il tecnico del Napoli, questa è una vera e propria sconfitta per la società che l’anno scorso sperava in un salto di qualità mai avvenuto.
La colpa però più che dell’allenatore stesso è dovuta alla spaccatura della società. Proprio per risanare questa spaccatura serve un allenatore che fa della grinta la sua arma principale. E chi meglio di Gattuso che in campo da giocatore, ma anche come allenatore, ha dato sempre il massimo.
Ringhio porterebbe a Napoli sicuramente la disciplina, non ammetterà mai comportamenti fuori luogo dai propri calciatori e dovrà essere soprattutto in grado di trasmettere alla squadra il senso di unione e attaccamento alla maglia.
Sull’aspetto tattico poi il Gattuso allenatore potrebbe essere più vicino allo stile di gioco che i giocatori considerano più adatto alle proprie caratteristiche. Infatti il suo modulo preferito è sempre stato il 4-3-3 con cui ha disputato ottimi campionati, sia con il Pisa, sia con un Milan in piena crisi.
Con questo modulo infatti a beneficiarne sarà sicuramente Insigne che finalmente potrà privarsi degli obblighi di copertura che prevedeva invece il 4-4-2 ancelottiano. Ma anche Fabian Ruiz e Zielinski potrebbero beneficiarne. I due centrocampisti sono calciatori con spiccate caratteristiche offensive e potranno quindi agire da mezzali. Mentre in quest’ultimo anno e mezzo gli erano affidati compiti quasi da incontristi.
Mentre la punta centrale sarà sicuramente Milik, nel 4-3-3 è infatti fondamentale un centravanti di peso, mentre alle sue spalle, oltre Insigne dovrebbe aggirare Callejon.
Insomma l’idea di dare questa grande opportunità a Gattuso, è almeno sulla carta l’idea che più rispecchia i valori e la tattica per una squadra in rottura. D’altro canto con Ancelotti non era più possibile proseguire perché qualcosa andava modificato. E nel calcio il primo a farne le spese è sempre l’allenatore.
E poi chissà che il nome di Gattuso, Gennaro, potrebbe portare bene alla città partenopea.