Fa ancora discutere la decisione di rinviare al 13 maggio una delle sfide decisive del campionato: Juventus-Inter. Il big match è stato rinviato insieme ad altre quattro gare di Serie A (Milan-Genoa, Parma-Spal, Sassuolo-Brescia e Udinese-Fiorentina) ufficialmente per contrastare l’emergenza del coronavirus e i diversi focolai che ci sono in quelle Regioni.
Una scelta che però contrasta con la decisione di far giocare invece tutte le gare di Serie B e delle altre serie minori. Inoltre i tifosi del Torino erano allo Stadio San Paolo, nessuna restrizione per loro anche se provenienti dal Piemonte. Da vedere cosa la Lega deciderà di fare con le due semifinali di Coppa Italia, Juve-Milan in programma mercoledì 4 marzo e Napoli-Inter di giovedì 5 marzo. Si pensa a far disputare le gare o a porte chiuse o con qualche limitazione in base alla provenienza regionale.
Intanto a parlare ai microfoni di Sky nel post partita della gara del Napoli vinta col Torino è stato l’allenatore azzurro Gennaro Gattuso.
Queste le sue parole sulla decisione di rinviare 5 su 10 partite di questa giornata di campionato:
“Rispetto per le persone che sono malate e per quelle che sono morte però se si deve giocare si deve giocare tutti. Perché giocare delle partite tra un mese, due mesi è totalmente diverso e penso che le partite si devono giocare insieme. Meglio farlo a porte aperte perché il calcio è più bello con i tifosi ma, se si decide di scendere in campo a porte chiuse, allora si giocano tutte le partite insieme a porte chiuse. Bisogna ragionare con criterio”.
Più pesanti le dichiarazioni del dirigente nerazzurro Marotta che ha parlato apertamente di campionato falsato.
Intanto prima della partita in Curva B è apparso per pochi secondi uno striscione solidale dei tifosi nei confronti di tutta Italia.
“Nelle tragedie non c’è rivalità. Uniti contro il covid19”.
Un bel gesto che mostra ancora una volta il cuore dei napoletani che soltanto pochi giorni fa erano stati paragonati al coronavirus dai tifosi del Brescia.