La Napoli Basket ha cambiato il proprio stemma, inserendo al suo interno la faccia del Corsiero del Sole e i gigli borbonici, richiamando apertamente all’identità e a una gloriosa storia cittadina come ha scritto nella propria pagina Facebook. Di un simbolo che appartiene alla città di Napoli dai tempi di Federico II che rappresenta l’indomabilità, forza e impeto di un popolo.
La Napoli femminile all’interno del proprio simbolo ha inserito una sirena, richiamando la figura Parthenope, che oltre a essere uno dei simboli della città di Napoli, è anche uno femminile essendo perfetto per la squadra di calcio femminile, impegnata nel Campionato di Serie A femminile.
Perché se i ” fratelli” o “sorelle” minori della Società Sportiva Calcio Napoli richiamano apertamente all’identità cittadina, non lo potrebbe fare anche la SSC Napoli? D’altronde ogni squadra di calcio cittadina ha all’interno del proprio stemma un simbolo che la lega alla città.
Basti pensare al Biscione dell’Inter che rievoca il periodo della Famiglia Visconti, la Croce di Sant’Ambrogio all’interno di quello del Milan, il Leone della Repubblica Veneziana in quello del Venezia, l’Aquila della Lazio che richiama l’animale simbolo delle guarnigioni romane e la lupa all’interno di quello della Roma).
A dimostrazione che non necessariamente le ragioni di marketing impediscano la presenza di simboli legati all’appartenenza. E il Napoli Calcio non è una semplice squadra di calcio ma è una delle parti integranti dell’identità partenopea.