Per il Napoli la crisi in attacco è evidente: il reparto offensivo degli azzurri è fortemente in difficoltà e a segnare sono ormai i centrocampisti. Giovedì sera sono stati Zielinski e Fabian Ruiz a regalare il successo contro il Granada, una vittoria che però non è servita agli azzurri eliminati lo stesso dall’Europa League.
Il polacco in particolare è forse attualmente l’unico che con la sua imprevedibilità, tecnica e duttilità riesce a dare ancora quel pizzico di fantasia ed efficacia al gioco. D’altronde, per caratteristiche, è anche tra quelli in grado di dare pochissimi riferimenti agli avversari. E’ indicativo che abbia segnato più goal di Dries Mertens, considerando questa frazione di campionato, ossia 5; l’attaccante invece 4.
Troppi i giocatori infortunati che hanno provocato un prevedibile calo psicologico che ha influito sul rendimento della squadra. E’ il carattere e la mentalità che il Napoli mette quando scende in campo a latitare.
Analizzando la resa e la condizione degli attaccanti viene infatti fuori che lo stato di forma non è al meglio. Pesa infatti giocare ogni tre giorni. Il numero totale di goal fatti in campionato dal Napoli, è attualmente di 47 reti, non pochi.
Dries Mertens sta ancora riprendendosi a pieno dall’infortunio alla caviglia, rimediato nella partita contro l’Inter in campionato. Non ha ancora i 90 minuti nelle gambe. Il belga, in cima alla classifica all time dei miglior marcatori nella storia del Napoli, è a quota 14 presenze e 4 goal in questo campionato. Oggi contro il Benevento dovrebbe tornare titolare e su di lui infatti che punta Gattuso per conquistare tre punti fondamentali dopo il pareggio di ieri della Juve e la sconfitta della Lazio.
Anche Victor Osimhen deve ritrovare la forma fisica e il ritmo della gara. Per lui solo 2 goal in 11 presenze. Benché sia guarito dal Covid19,(aveva contratto il virus nel mese di Gennaio) nell’ultimo match di campionato contro l’Atalanta ha subìto un trama cranico, al seguito del quale è svenuto, ed è quindi stato portato in ospedale per fare degli accertamenti. Il nigeriano è costato 70 milioni più 10 di bonus. E’ evidente che, stando alle sue ultime prestazioni, esse non valgano il prezzo pagato. E’ plausibile che siano state riposte grandi aspettative su di lui, che però al momento visto il rendimento sono state deluse. L’attaccante appare quasi irriconoscibile rispetto alle partite giocate nel pre campionato, per esempio, dove aveva dato prova del suo talento e delle sue qualità.
Per Lozano, di sicuro quello che tra i giocatori azzurri ha messo più in subbuglio le retroguardie avversarie, lo stop è dovuto a un problema muscolare. Il messicano è stato rilanciato da Gattuso, ha trovato il giusto approccio in partita, ed è maturato mentalmente, pertanto ad oggi è il migliore attaccante per rendimento. In 21 presenze ha realizzato 9 goal.
Anche Lorenzo Insigne non è al massimo. Il capitano però ha dimostrato di sapersi prendere le proprie responsabilità (un esempio è il rigore realizzato contro la Juve). Su di lui e il suo ingegno punta la rosa. L’attaccante azzurro è infatti chiamato a dover scuotere la squadra, perché solo un fuoriclasse con la tecnica di Insigne può farsi carico in questo momento della mancata vena realizzativa di tutta la catena d’attacco. Il numero 24 azzurro è quello che segnato di più al momento per il Napoli: ha realizzato 10 goal in 19 presenze in campionato; è arrivato a 100 goal segnati, in tutte le competizioni. Oggi alle 18.00 sfiderà il fratello Roberto, ex giocatore del Napoli, nel derby contro il Benevento.
Un Napoli che potrà contare dal primo minuto su Matteo Politano che si è sempre fatto trovare pronto: 21 partite giocate, 6 goal. Ciò nonostante spesso si intestardisce in azioni solitarie e in leziosità che sono controproducenti.
Infine, Andrea Petagna non è ancora disponibile dopo un problema fisico riscontrato in allenamento. L’attaccante ha spesso giocato in coppia con Lozano e ha nelle sue caratteristiche la capacità di far salire la squadra, così da costruire azioni corali. In più occasioni è partito titolare, vista l’assenza di Mertens, ancora però non convince del tutto, e ha un rendimento discontinuo. In 20 presenze ha realizzato soltanto 4 goal.
il Napoli inoltre durante la sessione del mercato di Gennaio ha ceduto gli attaccanti Milik e Llorente, due prime punte che avrebbero trovato poco spazio in rosa, non rientrando pienamente nel progetto di Rino Gattuso. Il polacco è ora un giocatore del Marsiglia, in prestito con obbligo di riscatto, mentre il numero nove basco è andato all’ Udinese. Il club friulano verserà 500mila euro, a patto che il giocatore segni almeno 5 goal entro giugno.
Nonostante la crisi che sta affrontando l’attacco del Napoli, il Presidente De Laurentis ha ancora fiducia in Rino Gattuso. Un allenatore che per indole cerca di trasmettere sempre ai suoi giocatori di non arrendersi, impartendo loro la filosofia del duro lavoro e del sacrificio; davanti anche forse a un piccolo calo mentale che si sa, nel calcio, può essere ancor più penalizzante del calo fisico.