Domenica alle 18 c’è Roma-Napoli: Spalletti sfida Mourinho per la nona vittoria consecutiva


Non c’è un attimo di tregua. La fondamentale vittoria in Europa League contro il Legia Varsavia riporta il Napoli sui binari giusti, ma non c’è neanche il tempo di fare due calcoli che la prossima giornata di Serie A è alle porte. Ed è una di quelle particolarmente interessanti, soprattutto per i due big match Inter-Juventus e Roma-Napoli, il derby del sole. Per gli azzurri sarà la prima sfida contro una big in trasferta in campionato, anche se la Roma non è in un momento felice della gestione Mourinho.

La situazione della Roma

Nelle ultime 7, Conference League compresa, i giallorossi hanno incassato 4 sconfitte (Verona, Lazio e Juventus in campionato). L’ultima è arrivata proprio giovedì. L’ampio turnover contro il Bodo Glimt non ha avuto gli effetti sperati. I motivi del turnover erano essenzialmente due: il girone è semplice; Mourinho vuole forze fresche per affrontare il Napoli di Spalletti, che corre su medie altissime. Il risultato è una figuraccia. Sconfitta per 6-1, tifosi infuriati e Mourinho che usa parole tutt’altro che lusinghiere per i suoi ragazzi: “Loro hanno più qualità rispetto alla squadra che ho fatto giocare oggi”.

Tutto ciò non fa altro che infiammare ancora di più la partita che si giocherà domenica alle 18 all’Olimpico. La gara è ostica per il Napoli perché affronta una squadra che non può sbagliare. La situazione di classifica della Roma non è tragica (Lazio, Atalanta e Juventus sono dietro e l’Inter è a due punti), ma deve ancora dimostrare che tipo di squadra vuole essere quest’anno.

Gli azzurri viaggiano sull’entusiasmo di un momento magico e vengono da 8 vittorie su 8, ma hanno affrontato solo una big, la Juventus. La Roma ha giocatori di grande valore come Mkhitaryan, Veretout, Pellegrini e Abraham, e ora ha anche un allenatore che negli ultimi anni non ha lasciato un buon ricordo dove ha allenato, ma è tra i più influenti del panorama mondiale.

Segnali positivi in vista di Roma-Napoli

La formazione della Roma che affronterà il Napoli è praticamente fatta: Rui Patricio; Karsdorp, Mancini, Ibanez, Vina; Cristante, Veretout; Mkhitaryan, Pellegrini, El Shaarawy; Abraham. Possibile recupero di Zaniolo, ma partirebbe dalla panchina.

Anche per il Napoli la formazione è intuibile: i soliti 11, col dubbio Politano/Lozano con il primo favorito. Poi in attacco i soliti due Insigne e Osimhen, entrambi in gol giovedì. Il capitano si è finalmente sbloccato, chissà che questa non sia la settimana della sua rinascita.

Avere un Insigne al massimo delle sue condizioni non solo fisiche ma soprattutto mentali può aprire scenari rosei per gli azzurri. Per quanto riguarda il nigeriano invece c’è poco altro da dire. La sua presenza in campo sfianca gli avversari che non riescono a stargli dietro. Sta affinando i modi per liberarsi dalle marcature, entra nella testa dei difensori che alla minima esitazione vengono infilati. E il bello è che sembra avere anche altro. E noi lo aspettiamo.

Vincere a Roma sarebbe la ciliegina sulla torta. Servirebbe a battere il record del miglior inizio di campionato della storia partenopea e avviarsi a battere anche quello di vittorie consecutive (10, stagione 2017/18). La voglia c’è, il momento è favorevole, la rosa è lunga. Una non vittoria invece potrebbe addirittura far scivolare il Napoli al secondo posto.

Il Milan andrà a Bologna in una sfida non semplice, ma abbordabile. Con un occhio a Inter-Juventus. Allungare ulteriormente su una delle due (o perché no, su entrambe con un bel pareggio), metterebbe il Napoli in una situazione di classifica tranquilla, ed affronterà il prossimo ciclo che inizierà a metà novembre con poca pressione. E senza pressione si gioca infinitamente meglio.


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