Domani alle ore 18 andrà in scena Salernitana-Napoli all’Arechi di Salerno, ma il settore ospiti dedicato ai tifosi azzurri resterà chiuso. Un derby che non si gioca dalla gara di Coppa Italia del 2009, vinta dal Napoli per 3-0. Addirittura le due squadre non si affrontano in Serie A dal lontano 1948. Sono passati 73 anni da quel giorno, la trepidante attesa è giustificata. Ma quella che dovrebbe essere una semplice giornata di sport, sembra l’inizio di una battaglia, e a perderci è il calcio.
L’Osservatorio Nazionale sulle manifestazioni sportive, insieme alla Prefettura di Salerno, ha infatti deciso in settimana di annullare i biglietti già venduti ai tifosi ospiti napoletani e in generale ai residenti nelle provincie di Napoli, Caserta, Avellino e Benevento. La gara è stata giudicata ad alto coefficiente di rischio. Si parla addirittura di 200 forze di polizia a vigilare all’interno e all’esterno dello stadio.
Il problema è la conseguenza di questa decisione: i tifosi del Napoli, che incredibile ma vero non vivono tutti nelle province campane, sono riusciti ad acquistare i biglietti. A causa della chiusura della Curva Nord dunque, questi tifosi si mescoleranno a quelli della Salernitana in diversi settori dello stadio. E secondo alcune stime potrebbero essere circa 4mila i tifosi azzurri attesi.
Si è preferito non permettere ai supporters azzurri di affollare un unico settore dell’Arechi, ma dare il via libera alla diffusione di gruppetti azzurri in più settori di tifosi granata. A peggiorare la situazione c’è anche la vendita di diversi tagliandi ai tifosi del Bari. Tra i pugliesi e i salernitani esiste infatti un gemellaggio che, di riflesso, comporta anche un clima teso con i napoletani. In una gara giudicata a rischio, avere napoletani, salernitani e baresi nei medesimi settori, potrebbe non essere stata la scelta più giusta da fare. Avere i tifosi divisi per settori non avrebbe agevolato i controlli dato che la paura è il rischio di scontri tra le tifoserie? E le colpe sono da dividere tra chi ha il compito di decidere e i tifosi, per una rivalità territoriale che non fa bene allo sport.
Parlando della partita, tra le due compagini c’è un abisso per quanto riguarda valori tecnici e tattici. Il Napoli è primo e domina il campionato, la Salernitana ha evitato l’ultimo posto all’ultimo minuto nell’ultima partita contro il Venezia.
Ma il derby è il derby e l’Arechi sarà più del dodicesimo uomo in campo. Avremmo voluto anche la controparte azzurra nel settore dedicato, purtroppo spesso le decisioni prese ci lasciano se non perplessi, quantomeno meravigliati. Tuttavia siamo sicuri che siano state fatte le giuste valutazioni.
Speriamo solo che al termine della partita avremo la possibilità di parlare esclusivamente dello spettacolo regalatoci dagli uomini sul prato verde, del Napoli che viaggia in campionato e che fa sognare i suoi tifosi. Quei tifosi che non lo ammetteranno mai, ma negli ultimi tempi stanno pensando a una cosa che giustamente non si può dire perché “non sono scaramantico, ma non si può mai sapere”.