Il derby campano ha sorriso al Napoli di Spalletti, che porta a casa 3 punti complicati grazie alla vittoria per 1-0 all’Arechi. Senza ombra di dubbio la Salernitana è stata la squadra che più ha fatto soffrire il Napoli, orfano di Osimhen, in questi primi due mesi di stagione. Gli uomini allenati da Colantuono hanno messo in campo tanta grinta e organizzazione.
Dopo infatti un inizio difficile con le due palle gol di Zielinski e Lozano, i granata hanno preso le misure agli azzurri e sono riusciti a limitarne le manovre offensive. Nonostante una differenza tecnica enorme, è il campo a parlare, e la Salernitana ha preso coraggio grazie a un risultato che restava inchiodato sullo 0-0.
Certamente il Napoli non ha disputato una delle sue migliori gare, ma è anche merito della Salernitana che ha giocato più a non prenderle che a darle, e abbiamo visto che quando in attacco manca un certo Victor Osimhen, le soluzioni si riducono.
Non significa che Mertens non possa giocare contro la Salernitana, ma affrontare una squadra chiusa che gioca dando il massimo, con alcuni compagni non in forma, è difficile per chi non può far valere il fisico in spazi intasati. Nell’ultimo anno di Gattuso, nonostante infortuni pesanti, tante partite e minuti saltati, il suo bottino è stato di 9 gol e 8 assist. Il belga resta un lusso.
Due gare senza il nigeriano – aveva saltato anche la trasferta contro il Genoa decisa negli ultimi minuti da Petagna – sono un dato un po’ limitato per dare giudizi, ma pure contro il Legia Varsavia Spalletti ha dovuto inserirlo a gara in corso per dare una scossa alla partita. In realtà la sua assenza si è sentita anche l’anno scorso. La scorsa stagione Osimhen ha saltato complessivamente 94 giorni e 23 partite. Se aggiungiamo che al rientro molte partite le ha giocate solo nei 20 minuti finali, capiamo che è mancato per più della metà della stagione. Quando il Napoli era falcidiato dagli infortuni, i risultati altalenanti degli azzurri erano un chiaro segnale.
La mancanza del nigeriano ieri si è sentita non poco. Osimhen è l’uomo che sta facendo la differenza in attacco. Nessuno dei suoi compagni di reparto può vantare un momento di forma come il suo. Anzi, se proprio vogliamo dirla tutta, presi singolarmente tutti gli altri attaccanti stanno giocando al di sotto delle aspettative. Per questo il valore di ciò che sta facendo il nigeriano aumenta a dismisura.
Dovrebbe saltare anche le prossime due sfide prima della sosta (Legia Varsavia e Verona), e Spalletti adesso sa che con lui o senza di lui, le cose cambiano. Ma le soluzioni offensive azzurre ci sono, quindi il tecnico da Certaldo saprà ovviare alla mancanza delle sue qualità.
È un momento importante: bisogna porre rimedio alle assenze pesanti senza peggiorare il livello di gioco. Questo fanno le grandi squadre, e questo è l’obbligo del Napoli. E le due sfide prima della sosta sono da assolutamente da vincere, con Osimhen o senza.