Nella magica notte del Maradona, in cui il Napoli ha travolto la Lazio di Sarri con un secco 4-0, un uomo su tutti si è preso la sua personale rivincita. Dries Mertens, leader della classifica marcatori azzurra di tutti i tempi, spegne le polemiche sulla sua tenuta fisica e sulla sua carriera, per molti ormai giunta quasi al termine.
Un giro sui social e il nostro “Ciro” diventa per buona parte della tifoseria azzurra un giocatore senza più talento, da sostituire, che fa ancora parte della rosa solo per il suo amore viscerale nei confronti del Napoli e di Napoli. Un giocatore non più utile alla causa che pesa solo sui bilanci societari.
Voci insistenti che si alzano già dalla passata stagione, quando un doppio pesante infortunio ha tenuto Mertens lontano dal campo e fuori forma per molto tempo. Nonostante ciò, 9 gol e 8 assist in quella tribolata stagione.
Ma ci ha pensato il folletto belga a spegnere le polemiche, senza mai parlare a voce, ma lasciando l’incombenza al rettangolo di gioco. Non solo il cucchiaio su rigore contro il Legia Varsavia a inizio mese, dedicato a sua moglie Kat e al suo futuro figlio. Già domenica 21 contro l’Inter, Dries quando è entrato in campo, ha segnato un gol da cineteca e ha riaperto una partita che il Napoli stava subendo. Se non fosse stato per un’occasione sciupata all’ultimo minuto, avrebbe ripreso da solo una delle partite più importanti della stagione.
Era solo l’inizio. Con l’assenza di Osimhen, doveva farsi trovare pronto. E ieri sera contro la Lazio, Mertens sfodera una prestazione da 9 in pagella (come tutta la squadra). Due gol tra cui è impossibile scegliere il più bello, zero passaggi sbagliati, dribbling, recuperi difensivi dopo scatti di 70 metri. Una nuova giovinezza per il 34enne che ieri ci ha ricordato perché è uno dei giocatori più amati della storia del Napoli. La presenza di Sarri in panchina, anche se da avversario, pare averlo riportato indietro nel tempo.
Sale a 139 gol con la maglia azzurra. Quando sembrava che ormai i numeri fossero destinati a fermarsi, 4 gol nelle ultime 5 giocate in un solo mese. E considerando che dovrà giocare titolare ancora per molto, ci auguriamo che i numeri non si fermino qui.
Poi ci pensano le coincidenze a rendere la serata speciale e a farci credere ad un po’ di magia. Nella serata dedicata al grande Diego Maradona, con la presenza della sua statua a bordocampo e con la scritta “Anche io sono napoletano” sulla base, arriva il gol di un giocatore con le iniziali DM proprio al minuto 10, dal belga più napoletano del mondo. Non poteva essere altrimenti.