E’ stato amore a prima vista tra Dries Mertens e la città di Napoli. L’attaccante belga, che ormai gioca in maglia azzurra da 9 anni, ha più volte dichiarato di voler finire la sua carriera calcistica in città. Sole, mare e l’affetto dei tifosi hanno conquistato ‘Ciro’ come è stato ribattezzato dagli ultrà.
Ora è anche in arrivo un bimbo e il legame con Napoli diventa sempre più solido anche grazie ai suoi gol (ben 143 che lo rendono il marcatore più prolifico della storia del club). Intervistato da Antonio Giordano per ‘Il Corriere Dello Sport‘, Mertens ha ammesso la sua intenzione di voler rimanere a Napoli (il contratto scade il 30 giugno) :
“Dal primo momento ho avvertito un’attrazione fatale per la città, per la gente. Qui ci sono nove anni ed un quarto della mia vita: ci sono stato, e ci starò, sempre bene, perché ho immediatamente avvertito affetto. Io al mattino mi sveglio e vedo il mare, ho un orizzonte che ti conquista, se è possibile posso salire in barca, andare ad Amalfi o a Capri, respirare, immergermi in acqua, vivere. Ho un contratto con opzione a favore del club. Aspetto e poi si vedrà. So che esistono due strade, una è quella dell’addio. E so anche che nel momento in cui sarà inevitabile salutarsi, a casa Mertens piangeranno tutti, io, Kat, anche il bambino, mi creda. Io qui sono un uomo felice e lo è la mia famiglia. Ma bisogna essere realisti e pratici: il Napoli potrebbe non avere più bisogno di me, e spero non accada subito, però nel caso in cui questo si dovesse verificare, io tenderò la mano, sarò grato per avermi dato la possibilità di appartenere a questo mondo e di avermelo fatto apprezzare. Non dimenticherò un solo istante“.
Mertens ormai ha 34 anni ma è ancora indispensabile per l’attacco del Napoli, così prova a convincere De Laurentiis ‘usando’ suo figlio che deve ancora nascere come pedina di scambio:
“Invece di andare in giro a buttare soldi, per compare un attaccante nuovo, gli concedo la possibilità di tesserare mio figlio. Ha un centravanti giovane, con una carriera lunga davanti a sé. Ed io non devo mollare né la casa, né tantomeno Napoli. Offerte faraoniche? Non mi interessano, mi basta Napoli. Devo convincere il presidente a suon di gol a farmi rimanere“