Non solo Kvaratskhelia. Anche Kim Min-Jae è tra i nuovi acquisti più amati dal popolo azzurro e si confida in un’intervista. Il muro sudcoreano non solo sembra un ragazzo simpatico (ricordiamo il suo siparietto durante il ritiro estivo per presentarsi ai compagni), ma è riuscito nell’impresa di sostituire degnamente il partente Koulibaly. Almeno per adesso. Concentrazione massima, prestanza fisica, pallone spazzato in tribuna quando serve. Anche lui era consapevole delle difficoltà da affrontare in un campionato così tattico come quello italiano, ma non si è fatto trovare impreparato.
Lo stesso Kim ne parla in un’intervista a Star News Korea, durante il ritiro in Nazionale: “Il punto su cui devo migliorare è che devo concentrarmi per tutti i 90 minuti. Devo anche migliorare molto il posizionamento”.
La sua umiltà si nota anche quando parla dell’aiuto ricevuto dai nuovi compagni e dal mister: “I miei compagni mi hanno aiutato tanto e sono tutti molto bravi: mi sono reso conto che se non fossi riuscito a tenere il passo non avrei potuto giocare. Io ho molte carenze e ancora bisogno di imparare e migliorare: mi sono concentrato su come riuscirci e ho provato a fare esattamente quello che l’allenatore mi chiedeva. È difficile passare in un grande campionato e giocare, ma ho pensato di dovermi adattare incondizionatamente”.
Ora il suo sogno è quello di giocare i Mondiali in Qatar: “Quattro anni fa ho saltato la Coppa in Russia per infortunio, ma ora sono vicino a realizzare questo sogno. Sì, giocare un Mondiale è il sogno di tutti, ma è la mia prima volta e sono un po’ emozionato e nervoso”.
Tra gli attaccanti che ha affrontato finora in Serie A, parla di quello che l’ha impressionato di più: “L’attaccante più difficile da affrontare è stato Giroud: ha grandi qualità da centravanti e forza fisica: per marcarlo bisogna essere concentrati e tenere la posizione per 90 minuti”.
Kim ha già un ottimo rapporto con Napoli. E nell’ultima partita contro il Milan, il suo urlo dopo aver salvato col gambone il colpo di testa di Diaz nel finale, è l’immagine attuale della squadra. Giovane e affamata, che ha voglia di lottare e dimostrare di poter competere fino alla fine. Primo posto in campionato e primo posto nel girone A di Champions. La primissima parte di stagione poteva di sicuro andare peggio.