Conferenza stampa pre partita per Luciano Spalletti. Il tecnico ha parlato in vista della trasferta di Lecce, che vedrà il Calcio Napoli impegnato domani alle 19 contro i giallorossi di Marco Baroni. Queste le sue parole:
“Questo concetto di infallibilità è qualcosa che ci avete attribuito voi, perché noi siamo sempre rimasti umili sapendo di avere dei difetti come hanno tutte le squadre. È stata soltanto la bravura dei calciatori a far emergere le migliori qualità che hanno, a far sì che abbiamo potuto vincere tutte queste partite.
Noi sappiamo che il Milan è arrivato a questa partita con il timore di perderla, mentre noi con la convinzione che potesse essere una partita di riempimento del campionato per arrivare a quelle di Champions. Questo ha fatto la differenza su quelle che dovevano essere le motivazioni per arrivare a quella partita”.
“Abbiamo parlato serenamente di quello che è successo. Sappiamo benissimo che da qui in avanti saranno tutte battaglie difficili da vincere per portare a casa questo Scudetto. Saranno battaglie difficilissime e fino a che ci mancherà un solo punto alla matematica non avremo fatto niente. Tutto verrà spazzato via, bruciato via in un attimo fino a che non faremo quel punto lì. Ci siamo preparati mentalmente a quello che andremo a trovare, sempre valutando che per vincere titoli in un campionato non c’è da gestire, ma da vincere partite in continuità dall’inizio alla fine”.
“È una partita importantissima quella di domani. Sappiamo come affrontarla. Sappiamo che la prestazione che serve alla squadra dopo una sconfitta, è una prestazione piena di sostanza. Qualsiasi pensiero deve essere rivolto al bene della squadra, soprattutto quando ti vengono dei dubbi, anche se è eccessivo dirlo. Il pensiero che va fatto è sempre rivolto al compagno. La soluzione di tutto sta nella visione di squadra. Dare delle situazioni più pulite al compagno, prendersi le sue beghe e risolvere le sue questioni. Se ragioniamo tutti così, torniamo ad avere la giusta mentalità”.
“Osimhen domani non sarà convocato. La settimana prossima capiremo, dobbiamo aspettare gli sviluppi, ma c’è ottimismo. Per domani cambierò qualcosa nell’undici titolare. La settimana si è sviluppata nella maniera più corretta possibile. Ho visto dei grandi allenamenti, una velocità di fraseggio che ogni volta mi lascia impressionato. Ho visto poche volte una intensità del genere. Raspadori è un’opzione a tutti gli effetti ed è nelle condizioni di giocare. I 20′ finali della partita con il Milan hanno completato il reinserimento post infortunio”.
“La sintesi del clima che è venuto fuori domenica sera è che non ci aiuta. Non saprei quantificare quanto pesa, ma noi dobbiamo essere disposti a tutto, a corrodere noi stessi per arrivare in fondo a questo traguardo. Ho sempre detto che senza tifosi non possiamo stare, ma ho anche sempre detto che quelli che vogliono fare casino devono rimanere a casa. Non voglio entrare nelle cause perché non le conosco, ma se vogliamo che quel ‘tutto per lei’ non sia solo uno slogan è chiaro che dobbiamo tutti essere disponibili a tendere la mano per venire ad un punto di incontro.
Penso che per la bellezza di questo obiettivo, di questo traguardo, dobbiamo trovare una soluzione. Abbiamo una tifoseria leggendaria nel mondo, siamo una capitale del calcio. La bellezza di vedere lo stadio pieno ad Empoli, a Sassuolo e Torino ad esempio, mi fa pensare che sia proprio un peccato non avere tutto ciò al ‘Maradona’, per avere ancora più forza nel lottare su ogni pallone, come ci serve da qui alla fine”.
“Sono rimasto l’ultimo dei samurai, sono l’unico che la pensa diversamente da tutti, che non abbiamo ancora vinto niente. Dobbiamo fare ancora 15 punti per la matematica vittoria, ma si fanno, si fanno. È qualche anno che sono dietro al pallone che ‘ruzzola’, e so bene che qualche volta ‘ruzzola’ male perché incontra qualche buca. Alla squadra parlo in questa direzione, e la squadra lo sa bene.
Di Lorenzo l’ultima volta che ho parlato, dopo ha aggiunto due frasi da capitano in questa direzione qui. C’è un lavoro da completare, non ci vogliamo accompagnare né con quelli che hanno compassione né con quelli che ci fanno del male. Noi siamo convinti delle nostre possibilità, non stiamo dietro a tutto quello che viene detto. Dobbiamo essere realistici e pratici, e per esserlo dobbiamo capire che ci mancano 5 vittorie. Non ci accompagniamo con nessun altro, solo con noi stessi”.
“Conosciamo le complicazioni che ci attendono domani. Il Lecce sta in campo benissimo, e lo dicono tutti. Hanno perso le ultime partite solo per episodi, non per demerito. Hanno vinto partite contro grandissime squadre, si vede l’idea di calcio totale che vogliono esprimere. Hanno sostanza di gruppo e un ambiente innamorato del calcio con una passione infinita.
Se loro hanno una posizione di classifica diversa dalla nostra è l’evidenza che ci sono dei valori che se riesci a buttare in campo, trasformano la partita in una partita possibile. Se invece sei convinto che anche questa sia una gara di riempimento come quella di domenica, allora fai la stessa fine”.
“È una materia che dobbiamo approfondire bene prima di dire delle stupidaggini e dobbiamo essere convinti prima proporre una soluzione. Se vogliamo essere al livello del calcio europeo dobbiamo cambiare delle cose. Anche nel festeggiare, o le prime pagine dei giornali, sembra sempre una provocazione che poi porta allo sconfinamento oltre il lecito. Bisogna stare un po’ più attenti su quelli che sono i comportamenti, e bisogna stabilire delle regole da attuare che facciano pagare delle conseguenze”.
“Ostigard si allena in maniera splendida, ha delle caratteristiche differenti da altri ma è un calciatore concreto, sano dal punto di vista mentale e muscolare. Viene agli allenamenti sempre con la stessa voglia anche se non gioca, lotta su tutti i palloni. Potrebbe scendere in campo contro il Lecce”.
Quello che dice De Laurentiis non lo commento, io so solo quello che dico e penso. Abbiamo da lottare su ogni pallone la prossima partita. Siamo una squadra fortissima, ma è chiaro che per esserlo bisogna usare dei comportamenti forti. Se usi dei comportamenti deboli non vengono fuori i valori della squadra. Bisogna pensare sempre di vincere con la squadra, mai individualmente”.