La partita tra Milan e Calcio Napoli ha avuto un protagonista in più, oltre i 22 in campo: Istvan Kovacs, il direttore di gara. Ancora una volta gli azzurri si trovano a recriminare per la sua direzione arbitrale: dopo il precedente di Barcellona in Europa League, un’altra serata di scelte discutibili per il fischietto rumeno, apparso inadeguato per un palcoscenico così importante come quello della Champions. E per fortuna non ci sarà sicuramente lui al ritorno allo Stadio Diego Armando Maradona.
Nel primo tempo, la scelta più eclatante è quella relativa alla mancata ammonizione di Rafa Leao: il giocatore rossonero non è stato sanzionato dopo aver spaccato la bandierina con un calcio. Un mancato provvedimento che entra di diritto nella giurisprudenza del calcio mondiale. Manca l’ammonizione anche a Krunic, autore di una serie di falli sistematici e mai richiamato dall’arbitro. Non sanzionato neanche Theo Hernandez, che dopo un contrasto vinto sulla linea laterale con Lozano, gli esulta in faccia in maniera veemente e decisamente spropositata.
Ma è nella ripresa che inizia il vero show di Kovacs, con una gestione della gara a senso unico che irrita gli azzurri: doppia ammonizione nel giro di 4′ ad Anguissa (seconda per una gamba tesa su Theo Hernandez che però tocca prima la palla), giallo per proteste a Kim, e addirittura sanzione per il capitano Di Lorenzo per aver chiesto spiegazioni in quanto capitano.
A fine partita sfocia tutta la rabbia di Giuntoli, Spalletti e della dirigenza azzurra: si scaldano gli animi nel tunnel che conduce agli spogliatoi, tutti a chiedere spiegazioni a Kovacs e Rosetti, che si infuria nella zona mista per qualche parola di troppo.
A fine gara, tutta la frustrazione di mister Spalletti sul metro di giudizio incomprensibile utilizzato: “Avrei voluto il giallo per Krunic, che ha fatto 4-5 falli importanti peggio di quello di Zielinski che invece è stato ammonito. Anguissa è stato espulso per due mezzi falli e Leao ha spaccato una bandierina senza essere neanche richiamato. A tutti i bambini nel mondo che vedono la partita che diciamo? Che possono stroncare le bandierine impunemente? Che si può prendere a calci tutto ciò che sta intorno al campo? Gesto clamoroso, antisportivo, una roba incredibile che farà la storia del calcio”.