“Pelato di m…., ti mangio il cuore”: squalifica di una giornata per Landucci dopo l’insulto a Spalletti


È stato squalificato per una giornata Marco Landucci, vice di Massimiliano Allegri, vergognoso protagonista del post partita di Juventus-Napoli, posticipo domenicale della 31esima giornata del campionato di Serie A, che ha visto gli azzurri trionfare grazie ad un gol al 93′ di Giacomo ‘Jack’ Raspadori. Il bianconero, rientrando negli spogliatoi, si è rivolto nei confronti di Luciano Spalletti con una frase da brividi: “Pelato di m…., ti mangio il cuore”.

Landucci a Spalletti: “Pelato di m…., ti mangio il cuore”

Una espressione che si commenta da sola, e che fa il pari con lo schiaffo in pieno volto rifilato da Gatti a Kvaratskhelia al 32′ del primo tempo della partita. Altro gesto vergognoso neanche sanzionato da Michael Fabbri, e per il VAR non passibile di on field review.

Secondo il referto della Procura Federale Spalletti e il vice di Allegri “si venivano a trovare a circa un metro di distanza l’uno dall’altro. In tale frangente, Landucci, visibilmente contrariato per alcune decisioni arbitrali, rivolgeva all’indirizzo di Spalletti la frase citata. Questi, nell’imboccare il corridoio laterale che porta allo spogliatoio del Napoli, non reagiva”.

Questo invece quanto si legge nel comunicato ufficiale della Lega Serie A: “Squalifica per una giornata effettiva di gara e ammenda di euro 5.000 a Landucci Marco (Juventus): per avere, al termine della gara, nell’area spogliatoi, rivolto all’allenatore della squadra avversaria epiteti offensivi e minacciosi; infrazione rilevata dal collaboratore della Procura Federale”.

Il famigerato stile Juventus, dicevano. E mentre Gatti e Landucci ne davano dimostrazione in campo e nel tunnel che porta agli spogliatoi, Allegri derideva la panchina del Napoli urlando a chiare lettere “bellissimo oh, siete riusciti a vincere uno scudetto” andando via dal campo dopo aver visto Raspadori uccellare Szczesny ad un attimo dal fischio finale.

Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta: questo il motto che riecheggia alla Continassa. Un vero e proprio assioma da seguire ad ogni costo, legale e non. Poi capita che inizi a piovere, e che quando sta diventando buio appaia Raspadori. Dal nulla, all’improvviso, alla fine. Fino alla fine. Chi è che lo diceva? E succede che non vinci più.


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