Il Calcio Napoli rimanda la festa Scudetto di qualche giorno. Nonostante tutto si fosse messo per il verso giusto con la vittoria dell’Inter ed il gol di Olivera del momentaneo 1-0, che aveva mandato in visibilio lo Stadio Diego Armando Maradona, la Salernitana rovina i piani del popolo partenopeo a una manciata di minuti dalla fine, grazie al bel gol di Dia che gela Meret e pareggia la partita.
Tricolore rimandato verosimilmente alla prossima giornata: basterà infatti battere l’Udinese alla Dacia Arena per consacrarsi Campioni d’Italia. Spalletti in conferenza stampa ha sottolineato le sensazioni positive provate oggi allo stadio.
“Oggi ho provato delle bellissime sensazioni. Il calore della gente e la voglia di vincere. Vogliamo essere il sogno realizzato dei nostri tifosi. Poi però tocca a noi portarlo a casa, e ci sono degli step da superare che non sono facili. Soprattutto adesso, il carico emotivo e psicologico diventa sempre più importante. Probabilmente anche noi, come chiunque, l’abbiamo subito”.
“C’è anche da dire che non andiamo fortissimo in questo periodo, però questo punto ci avvicina comunque al traguardo. Le difficoltà che subiamo sono sicuramente inferiori a quelle dei nostri rivali”.
“Non sono arrabbiato per il gol subito. Abbiamo questa infinita voglia di regalare questa gioia ai nostri tifosi, solo quello mi rilasserà. Non rimbambito, né festante o euforico. I nostri tifosi hanno il diritto di vivere questa felicità e questa soddisfazione il prima possibile”.
“Da questo punto di vista c’è un pò di dispiacere, ma se pensiamo al futuro non possiamo che essere felici. Domani saremo nuovamente tutti insieme, il godimento si dilazionerà. È come quando ci si bacia: più si sta insieme e meglio è”.
“Sul gol di Dia siamo stati un pò ingenui. Dovevamo affrontarlo con più cattiveria, però ha fatto un bel gol. Nel primo tempo non abbiamo avuto la stessa qualità di sempre, qualcosa è andato storto. Nel secondo tempo abbiamo creato di più, mentre nel primo abbiamo avuto troppe palle sui piedi e non abbiamo avuto il coraggio di prenderci qualche responsabilità più importante. Se sei scontato nelle linee di passaggio anche il gioco di squadra lo diventa. Bisognava andare più spesso dietro la linea difensiva per poi riaggredire”.
“Meno pressione a Udine? No, non andiamo a fare questi calcoli, sul dove riusciremo ad ottenere la matematica. Lo vogliamo e basta, vogliamo dare un segno nella nostra esistenza, un motivo del nostro essere calciatori del Napoli che sia per sempre riconoscibile”.
“Giovedì non so se farò un pò di turnover, ma di sicuro qualcuno ha bisogno di recuperare. Non dobbiamo ragionare sui 90 minuti, ma sempre nei 60 e nei 30, o nei 70 e nei 25. Può capitare come con la Juve che chi entra lo fa con qualità in un momento in cui la fatica della partita già si è fatta sentire”.
“Paulo Sousa è un allenatore capace, ne parlo volentieri. È una persona che lavora in maniera molto professionale, lo conosco da tempo. So come lavora e adesso ha anche esperienza. Poi fa il giusto casino in panchina. Mi viene da ridere, è tutto l’anno che minaccio quelli della mia panchina a fare silenzio e poi quando gli altri vengono qui diventa tutto un protestare. Quasi quasi mi viene voglia di tornare a prima. L’arbitro è stato bravo, non c’era bisogno di fare tutto quel casino. La Salernitana ha meritato il pareggio”.
“Ochoa? Se permetti parlo dei miei. E i miei sono tutti meglio di lui”.