Una meravigliosa coreografia nella Curva A dello stadio Maradona dedicata al terzo Scudetto del Calcio Napoli. I tifosi di tutta la parte superiore del settore hanno alzato al cielo i fogli colorati di verde, bianco, rosso e azzurro per formare la bandiera italiana con al centro il numero 3, per celebrare il terzo tricolore della storia.
Prima della partita, su ogni sediolino, era stato collocato un foglio con tutte le istruzione per la buona riuscita della coreografia. Ogni sostenitore aveva il compito di alzare il foglio colorato collocato al proprio posto secondo tempi scanditi, in modo tale da rendere ben visibile e definito il disegno in questione.
Una coreografia destinata a restare nella storia, proprio come lo storico terzo Scudetto del Napoli giunto a 33 anni di distanza da quello della stagione 1989/1990, quando la maglia umero 10 era vestita da Diego Armando Maradona.
Il Napoli ha raggiunto la certezza matematica del tricolore giovedì scorso, dopo il pari contro l’Udinese in trasferta, dando vita ad una notte di festeggiamenti non solo nella città partenopea, ma in giro per il mondo: Milano, Torino, Buenos Aires, Parigi, Londra e ovunque vi siano dei napoletani.
Uno Scudetto conquistato sempre e comunque nel segno di Maradona: in ogni piazza che si è colorata di azzurro sventolava la bandiera di D10S ed il suo nome è stato urlato a squarciagola tra i tantissimi cori intonati dai tifosi partenopei. Maradona è un vero e proprio simbolo, emblema di riscatto. Diego si è identificato nel popolo napoletano e nelle sue gesta si rifletteva sempre l’orgoglio identitario contro l’oppressione del Nord in ambito calcistico, sociale, culturale. Ed una rivoluzione è anche questo terzo titolo, giunto in modo quasi inaspettato e che il resto d’Italia non avrebbe mai augurato agli azzurri.