E’ stato realizzato sulla facciata di una palazzina di Castel Volturno, nel Casertano, il nuovo spettacolare murale di Victor Osimhen, il calciatore del Napoli che ha regalato ai tifosi partenopei il sogno scudetto. Realizzato dall’artista, Paolo Deor, l’opera sarà ben presto inaugurata.
L’opera occupa ben 8 metri di altezza e riproduce il bomber, con la sua celebre mascherina e la divisa azzurra, intento ad esultare. Al suo fianco spicca lo scudetto con al centro il numero 3, quello che indica i trionfi in campionato della squadra partenopea.
Intorno a lui non il consueto campo verde ma un tipico scorcio di Castel Volturno, tra fiume, lago e bufale. Un omaggio non solo all’attaccante nigeriano ma alla stessa comunità africana del posto, tra le più numerose di tutta Europa.
“Un organico spaventoso, una squadra che gioca un calcio straordinario, ma questa sera il tuo gol ci ha fatto rivivere un sogno che da 33 anni tutto il popolo napoletano aspettava con ardore. Sembrava irrealizzabile ma ora è realtà: Napoli campione d’Italia“ – ha scritto il writer sui social, postando al foto del murale, a poche ore dalla vittoria dello scudetto.
All’Ansa ha svelato alcuni dettagli sull’opera e sulla sua realizzazione: “Dal primo giorno è iniziato un pellegrinaggio di tutti i residenti di origine africana. Alcuni sono rimasti a farmi compagnia nelle ore di realizzazione mentre altri, passando in macchina o in motorino, si limitavano ad urlare il loro tifo per Osimhen e per il Napoli”.
“Sicuramente il gigante del murale rappresenta un momento di riscatto per la comunità nigeriana che vive qui, un motivo di orgoglio nazionale reso ancor più forte dalla conquista dello scudetto ottenuta grazie ai suoi gol. Intorno ad Osimhen ho realizzato un panorama tipico di Castel Volturno come se il campo di gioco fosse proprio qui con il fiume, il lago e le immancabili bufale”.
Non è ancora stata decisa la data di inaugurazione ma si spera che l’evento possa godere della presenza dello stesso Victor: “Lo aspettiamo e credo che tutti i tifosi, a partire dai nigeriani, non vedano l’ora di incontrare da vicino il loro campione“.