Il Comune di Napoli mette in vendita lo Stadio Maradona. L’amministrazione partenopea ha infatti affidato ad una nuova società un totale di 600 immobili, inseriti in un programma di valorizzazione del territorio, in particolare verde pubblico e aree sportive.
Come riportato dalle colonne de ‘Il Mattino‘, alla vigilia della discussione per il rinnovo della convenzione con patron Aurelio De Laurentiis, potrebbe essere la chiave per valutare un nuovo patto che contempli altre opzioni per il Maradona che, parola del sindaco Gaetano Manfredi, «necessita di un ampia e profonda ristrutturazione».
Del resto la mission della nuova partecipata è ben chiarita: «La società per il patrimonio – si legge nel Dup – si occuperà dell’attuazione di piani di dismissione degli immobili». Tutti gli immobili, dalla cessione delle case Erp agli inquilini con mutui agevolati a tutto il resto del patrimonio. Incluso quindi il Maradona. Del quale De Laurentiis si è di nuovo innamorato. Potrebbe fare un’offerta per l’acquisto o chissà il Comune potrebbe offrirgli l’affidamento dell’impianto per molti anni. Inoltre tra patron e sindaco – ieri c’è stata una telefonata per l’organizzazione della festa scudetto per l’ultima partita di campionato – il feeling regge.
Un’operazione che potrebbe rappresentare un vero e proprio punto di svolta per la società azzurra: sono anni infatti che il presidente De Laurentiis guarda allo stadio come l’epicentro dello sviluppo economico non solo del club, ma anche dell’intera collettività.
Avere la possibilità di creare attività commerciali e ricreative attorno all’impianto di Fuorigrotta, darebbe il via ad una nuova economia che foraggerebbe entrambe le parti, andando ad occupare un importante tassello nel processo di crescita della città neo campione d’Italia.
In Italia ci sono solo quattro club che hanno lo stadio di proprietà in Serie A. Juventus, Atalanta, Udinese e Sassuolo. Per quanto riguarda i bianconeri, l’Allianz Stadium rappresenta il 13% del fatturato annuale, ed è in crescita costante. Dai 10 milioni guadagnati il primo anno, infatti, si è passati a quasi 66.