Scoppiettante conferenza stampa di presentazione del nuovo allenatore del Calcio Napoli Rudi Garcia. Nella splendida cornice del Museo di Capodimonte, il tecnico francese ha mostrato fin dalle prime parole di aver ben chiaro l’obiettivo della città e di aver interiorizzato la mission della società: continuare a vincere.
Accolto da centinaia di tifosi che gli hanno dato il caloroso benvenuto, è sembrato subito a suo agio nel difficile ruolo di sostituto di Luciano Spalletti, l’allenatore che ha vinto il terzo Scudetto con gli azzurri dopo 33 anni dall’ultimo trionfo firmato Maradona e compagni.
“Il primo regalo del presidente del Napoli è essere qui. La cosa bella sono le ambizioni. Prima di tutto vorrei salutare i tifosi per la loro accoglienza e vorrei fare i complimenti ad Aurelio De Laurentiis, alla sua squadra che sarà la mia tra poco, per quello che hanno fatto l’anno scorso. Quando sono arrivato in città e ho visto tutte queste bandiere, mi sono reso conto che la città è molto fiera della sua squadra. Il mio obiettivo è che questo succeda ancora in futuro”.
“Io non ho paura di niente, a parte dei problemi di salute come ognuno di noi. Io ho già fatto i complimenti per la stagione scorsa. La cosa che mi interessa è la rosa dei giocatori: la vittoria del campionato deve dare tanta fiducia a loro, ma quando inizieremo la nuova stagione bisognerà ripartire da zero. È molto difficile dire che senza il collettivo si possa arrivare a grandi traguardi. Da un lato i giocatori devono anche dimenticare quello che hanno fatto. Ma la loro fiducia deve aiutarci a rimanere umili”.
Ci sarà tanto lavoro da fare, ma ho visto una squadra, non solo dei singoli, che giocava bene e che soprattutto difendeva bene. La rosa è ampia, c’è anche la panchina per risolvere le partite e questo è importante, ma la cosa che mi ha rassicurato è che il presidente è ambizioso e questo vuol dire che mi darà una squadra per competere. Così potremo continuare a far divertire i tifosi e giocare come piace a me, all’attacco: lasciatemi il tempo di lavorare e quando si partirà, si partirà a bomba. Però c’è da lavorare tanto”
“Con il presidente ci siamo trovati sulle ambizioni. Quando inizio una competizione gioco per vincere. Il presidente ha messo una barra molto alta, ci sono club in Champions che hanno aspettato 15 anni per vincere anche con uno dei migliori allenatori da sette anni. IL sogno è vincere trofei, io sono qui per questo. Vincere dopo 33 anni è una bellissima cosa, ma io penso che il Napoli sia una squadra che ogni anno deve giocare per la Champions e per vincere in Italia come è accaduto l’anno scorso”
“Ho sicuramente maturato esperienza negli anni dopo il passaggio a Roma. È un vero piacere tornare in Italia e arrivare al sud, non vedo l’ora di scoprire la città. Forse mi metterò un paio di baffi e un cappellino per andare in giro. Il bello della vita è che si possono sempre incontrare persone nuove. Voglio dare il meglio di me, lo so fare e voglio farlo qui”