Il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha approvato la deroga proposta dalla Lega Serie A in merito alla disputa dello spareggio in caso di arrivo a pari punti in vetta alla classifica. Una svolta epocale che riporta in auge una regola in vigore l’unica volta che si è verificata la rarissima condivisione del primato al termine della stagione nella storia della massima divisione nazionale, e che entrerà in vigore già dalla prossima stagione. La Serie A 2023/2024 vedrà il Calcio Napoli difendere il titolo conquistato alle 22,37 del 4 maggio 2023.
“È la soluzione migliore. Abbiamo accettato la proposta della Lega A che ci sembra di buonsenso“, le parole di Gravina al termine del consiglio federale. Se mai dovesse capitare che due squadre chiudessero il campionato a pari punti in vetta alla graduatoria, verrà dunque disputato uno spareggio in gara unica sul campo del club meglio piazzato secondo i criteri della classifica avulsa. In alternativa, se dovessero esserci divieti imposti dalle autorità per motivi di ordine pubblico, la finale Scudetto si giocherà a Roma, sede della finale di Coppa Italia. Ma c’è di più: se le due pretendenti al titolo dovessero trovarsi in parità anche al termine dei novanta minuti, non si procederà con i canonici tempi supplementari, bensì si deciderà tutto direttamente ai calci di rigore.
Dagli undici metri si deciderà anche l’eventuale spareggio per evitare la retrocessione in serie B, nel caso dovesse terminare in parità al termine del doppio confronto. La 17esima e la 18esima, in caso di arrivo a pari punti, si sfideranno infatti in due partite (andata e ritorno), diversamente dalla gara unica che assegnerebbe il tricolore.
L’unica occasione in cui lo Scudetto è stato assegnato con uno spareggio, risale al 1964: quella volta fu il Bologna ad aggiudicarsi il tricolore dopo aver battuto l’Inter per 2-0 allo stadio Olimpico di Roma.