Dopo il vergognoso episodio verificatosi domenica in Juventus-Bologna, la domanda che si stanno ponendo tutti è: perché gli arbitri sono così restii ad andare al VAR? La risposta avrebbe del clamoroso: i fischietti riceverebbero una penalità di 0,10 per ogni consulto allo schermo nella valutazione dell’osservatore. Ebbene sì, sarebbe questo il motivo per cui verrebbe minata la regolarità dell’intero campionato: i direttori di gara temono il giudizio negativo. Un clamoroso paradosso che in ogni partita rischia di avere conseguenze catastrofiche. Gli arbitri sarebbero dunque così autolesionisti da preferire una sospensione di due mesi e l’immagine pubblica rovinata per uno 0,10. Cose dell’altro mondo.
Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, l’arbitro Di Bello in virtù delle decisioni prese nel corso di Juventus-Bologna, avrebbe ricevuto una valutazione di 8,60 su 8,70. Il suo operato sarebbe stato giudicato quasi perfetto dal delegato Aia. Il giudizio però non gli ha evitato la sospensione di due mesi comminatagli dal designatore Rocchi. Il fischietto di Brindisi resterà fermo per due turni, poi tornerà nel ruolo di IV uomo, poi passerà al Var e quindi ricomincerà ad arbitrare con una gara di Serie B prima di essere designato nuovamente per una partita di Serie A. Per Fourneau, invece, dovrebbe arrivare una sanzione meno pesante.
Sarebbe stata furibonda la reazione di Rocchi e dei vertici dell’associazione italiana arbitri, finita al centro di un turbinio di polemiche nonostante i tanti tentativi di chiarezza e comunicazione con l’opinione pubblica messi in atto negli ultimi mesi. Un episodio da matita rossa che ha mandato su tutte le furie il designatore, tempestato di telefonate dai dirigenti dei club italiani, preoccupati per il futuro della classe arbitrale e per le sorti delle proprie compagini.