L’ex presidente del Calcio Napoli Corrado Ferlaino è tornato a parlare dell’acquisto di Diego Armando Maradona che ha segnato la storia recente del club. L’ha fatto al Corriere della Sera in una lunga intervista.
“Per portarlo a Napoli da Barcellona ci vollero 13 miliardi, e tutto nacque per caso. Misi a soqquadro il Banco di Napoli. Il presidente dell’ente Federico Ventriglia mi accordò la fidejussione, salvo poi ripensarci perché in città c’era stata una sollevazione popolare. Provò a bloccarla, ma io fui più lesto. Ero già andato in banca a prendere il documento ed ero partito. Un’operazione che costò il licenziamento della persona che materialmente mi aveva consegnato il documento”.
Quanta pena le ha dato Diego, al netto degli scudetti? “Faceva uso di sostanze e io lo sapevo. Sono andato tante volte a casa sua perché non si presentava al campo. Dormiva e stava ridotto male, ma poi gli bastava un po’ di recupero e ci faceva vincere le partite anche se non si era allenato”.
Promise di venderlo al Marsiglia poi si tirò indietro. “Diego ha detto una grande bugia, non avrei venduto mai il migliore, nè i più bravi”.
Corrado Ferlaino è nato a Napoli nel 1931, dall’unione tra Modesto Ferlaino, calabrese, e Cesarina Pasquali, originaria di Milano. Sposatosi quattro volte, è padre di cinque figli. Nel 1942, in seguito ai bombardamenti sulla città nel corso della seconda guerra mondiale, si trasferì con la madre a Fermo, per poi fare ritorno in terra partenopea al termine del conflitto.
Dopo aver conseguito la maturità scientifica, iniziò a lavorare nell’impresa del padre, dedicandosi contestualmente all’agonismo sportivo come pilota automobilistico e calciatore dilettante. Provò senza successo ad addentrarsi nel mondo del cinema, producendo un film su Che Guevara che ebbe scarso successo.
Laureatosi in ingegneria civile, Ferlaino fondò la propria azienda di costruzioni, con la quale realizzò centinaia di edifici tra Vomero, Colli Aminei, Centro Direzionale, Rione Alto, Anacapri, Volla, Casalnuovo, Massa Lubrense, Roccaraso, Livorno e Milano.
Raggiunto il successo nel campo immobiliare, nel 1967 decise di investire nel Napoli Calcio, diventandone presidente due anni dopo (1969). Rimase al vertice del club per 31 anni, con qualche interruzione, fino al 2002.
È il presidente più vincente della storia della Società Sportiva Calcio Napoli, con all’attivo due Scudetti, due Coppe Italia, una Coppa UEFA, una Supercoppa Italiana ed una Coppa di Lega Italo-Inglese.