L’amore per Diego Armando Maradona non ha bandiere. La sua immensità viene celebrata quotidianamente in ogni parte del globo, e non conosce limiti. Una delle ultime testimonianze arriva da Trapani, in Sicilia, dove il presidente del club Valerio Antonini ha deciso di dedicare un murale al Pibe de Oro, raffigurato di spalle con la maglia del Calcio Napoli numero 10 mentre tiene per mano un bambino con lo stesso numero e la maglia della squadra locale, addirittura sulla facciata esterna dello stadio Giacomo Bresciano.
Il patron, romano di nascita e tifoso della Lazio, è stato un grandissimo amico di Diego Armando Maradona. “La nostra amicizia – dichiarò tempo fa – è durata quasi 15 anni. Abbiamo fatto investimenti importanti insieme, grazie alle sue relazioni e conoscenze. Il mio rapporto con lui è stato fondamentale per farmi innamorare del calcio e dello sport. Abbiamo passato momenti indimenticabili, mi ha fatto conoscere Capi di Stato e sedere al tavolo di grandi leggende calcistiche. È stato la luce della mia vita e a lui sarà sempre riconoscente per qualsiasi cosa farò”.
“Diego è stato fondamentale per me. Sono riuscito a convincerlo a diventare ambasciatore del mondo per la mia azienda di compravendita di grano. E così sono riuscito ad essere il principale fornitore di grano del governo cubano e venezuelano. Proprio in Venezuela Diego mi confessò una cosa bruttissima: era stanco della vita. Poi mi disse che, dopo la sua morte, io avrei avuto un figlio di nome Diego Armando, la Società Sportiva Calcio Napoli avrebbe vinto lo scudetto e l’Argentina il Mondiale”. Manco a dirlo, suo figlio si chiama Diego Armando, mentre il resto è storia nota.