Calcio Napoli

Ok lo 0-4, ma il gol annullato a Simeone è semplicemente una vergogna per il calcio

Il Calcio Napoli esce con le ossa rotte dalla Coppa Italia già agli ottavi di finale. La sconfitta contro il Frosinone maturata nel secondo tempo della partita giocata ieri sera allo stadio Diego Armando Maradona non ha certamente giustificazioni, ma porta con sé lo strascico di un grande rammarico.

Ok lo 0-4, ma il gol annullato a Simeone è semplicemente una vergogna per il calcio

Nel primo tempo, infatti, sullo 0-0 gli azzurri avevano trovato il gol del vantaggio con il Cholito Simeone, che seguendo l’andamento della gara avrebbe molto probabilmente spianato la strada ad una vittoria degli uomini di Walter Mazzarri senza troppi patemi d’animo. La frazione iniziale, nonostante le seconde linee in campo, era stata decisamente equilibrata, e anzi la SSC Napoli con il passare dei minuti aveva preso sempre più campo, fino, appunto, ad arrivare al gol dell’argentino.

Abisso richiamato all’on-field review dal Var

Una rete arrivata allo scadere dei primi 45′, e che avrebbe riportato in campo nel secondo tempo due squadre con umori decisamente diversi da quelle che in realtà sono poi subentrate sul terreno di Fuorigrotta. Il signor Abisso di Palermo, però, ha deciso di cambiare con un colpo di teatro la storia della partita, e di fatto quella del cammino azzurro nella competizione, andando a revisionare al monitor Var, su chiamata dei suoi compagni di merende Di Martino e Paganessi, un fallo di mano di Jesper Lindstrom ad inizio azione.

Tutto lecito, tutto nella norma, se non fosse che da regolamento non poteva accadere. Una delle regole più importanti della Video Assistant Review, infatti, è quella relativa al momento in cui può iniziare una revisione, ovvero: nell’attimo del cambio possesso palla. Questa, oltre ad essere un dettame fondamentale per gli arbitri, è la legge universale più semplice di questo sistema. Del resto, se non si fosse stabilito in principio un attimo in cui iniziare a riguardare le immagini, ogni partita avrebbe subito una revisione totale dal primo all’ultimo minuto, ed ogni evento avrebbe potuto di fatto condizionare l’andamento delle azioni successive.

Non esiste una regola che consente al Var di intervenire dopo il cambio di possesso palla

Scegliere il cambio del possesso palla è stata dunque la scelta di comodo più opportuna che si potesse prendere, per evitare qualsiasi tipo di polemica. Ebbene, l’ABC del regolamento Var è stato completamente calpestato ieri sera allo stadio Maradona. Basta vedere l’immagine che abbiamo inserito in copertina, per comprendere in base a quanto appena detto che la decisione è stata una vergognosa rappresentazione dell’incompetenza di alcuni elementi della classe arbitrale.

Se ci fosse bisogno di spiegarlo, Simeone riceve la sfera da Okoli, difensore del Frosinone, che maldestramente con un retro passaggio intendeva servire il proprio portiere, andando invece a regalare un assist al bacio per il Cholito, che ringraziando trasforma in gol. Questo vuol dire una sola cosa, evidente, chiara, inoppugnabile: il possesso palla in quei secondi è cambiato dal Frosinone (Okoli) al Napoli (Simeone).

E poiché l’attaccante azzurro non ha fatto altro che dribblare l’estremo difensore avversario ed appoggiare poi la sfera nella porta sguarnita, non esiste alcun motivo per cui si poteva andare ad una revisione on-field. Ergo, Abisso e la sala Var hanno commesso un errore davvero imperdonabile, vergognoso, di un’ignoranza estrema, che ha completamente cambiato le sorti della partita e ha contribuito alla serata da incubo dei tifosi partenopei in maniera evidente.

 

La pelota no se mancha.