Napoli, il vero grande ritorno è quello di Sinatti: può dare una forma fisica da Scudetto

Francesco Sinatti campione d'Italia con il Napoli


Con il secondo avvicendamento stagionale sulla panchina del Napoli, dopo la sfortunata parentesi di Walter Mazzarri che ha fatto meno punti di Rudi Garcia, insieme a Francesco Calzona torna anche Francesco Sinatti, il preparatore atletico della stagione dello Scudetto che aveva lavorato anche con Maurizio Sarri, anche nella stagione dello Scudetto vinto sul campo contro la Juventus ma strappato dagli almanacchi a causa delle decisioni arbitrali di Orsato su cui insiste il mistero dell’ audio VAR sparito.

Sinatti torna a Napoli: Garcia lo aveva fatto allontanare

Se l’addio di Luciano Spalletti è stato traumatico, grandi perplessità aveva suscitato anche l’addio di Francesco Sinatti che di fatto non fu voluto da Rudi Garcia, stando alle parole che ha pronunciato il presidente Aurelio De Laurentiis. Il tecnico francese avrebbe espressamente chiesto Paolo Rongoni come preparatore atletico, il quale sarebbe stato anche colpevole di non interfacciarsi con Sinatti stesso al momento del passaggio di consegne, perdendo un patrimonio di informazioni sui calciatori costruito nel corso degli anni. Parlando della questione, De Laurentiis ha affermato infatti che Garcia “ha preteso che mandassi via un preparatore perfetto per chiamarne uno che… Me l’avevano detto: questo t’imballa i giocatori”.

Il nulla osta della FIGC

Sinatti decise quindi di andare via da Napoli praticamente per disperazione, raggiungendo Luciano Spalletti in nazionale. È stata proprio la FIGC a dare il nulla osta al ritorno del preparatore atletico in azzurro, un’azione che probabilmente metterà fine ai malumori di Aurelio De Laurentiis per la vicenda che ha fatto vestire a Spalletti i panni di CT.

Il miracolo è impossibile: obiettivo quarto posto

La condizione fisica dei calciatori del Calcio Napoli è parsa, effettivamente, ben lontana dagli standard del passato sin dall’avvio di stagione. Se inizialmente c’era cauto ottimismo proprio per la fiducia risposta in Garcia, con il passare del tempo sono emersi tutti i limiti tra infortuni, mancanza di lucidità e una forma fisica così scadente da far sembrare alcuni giocatori i gemelli scarsi di sé stessi. Il caso più emblematico è forse quello di Anguissa, le cui caratteristiche sono state letteralmente distrutte.

Ora, è impensabile vedere un Napoli pimpante già nella partita di domani contro il Barcellona. Ci vorrà del tempo affinché si possano tornare a vedere dei risultati. Bisogna ragionare soprattutto sul presente ed in maniera realistica pensare a salvare la stagione con una qualificazione in Champions attualmente lontana e un quarto posto finale che avrebbe quasi il sapore di uno Scudetto, visto com’è andata la stagione.

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