Il Napoli implode al 96′ della sfida contro il Cagliari e butta al vento due punti d’oro che avrebbero certamente giovato a classifica e stato d’animo, in vista di un tour de force che assomiglia molto più ad una battaglia da film contro il mostro finale rispetto che ad un segmento di stagione e stop.
Lo fa nel peggiore dei modi possibili: fallendo prima due clamorose occasioni davanti alla porta in pieno recupero per l’imprecisione e l’egoismo di Politano e Simeone, e commettendo poi un imbarazzante errore difensivo con Juan Jesus, che ‘aiutato’ dai sui compagni di reparto, lascia che Luvumbo, non esattamente Haaland, agganci indisturbato in area un campanile alto cento metri e batta Meret.
Il tutto in una manciata di secondi fatali che vanificano il faticosissimo vantaggio che gli azzurri avevano raggiunto grazie alla scaltrezza di Raspadori e la finalizzazione da due metri di Osimhen, che segna il suo secondo gol in altrettante partite dal rientro, ma continua ad apparire la lontana ombra di se stesso.
Emblematico in tal senso il doppio palo, fortunatamente a gioco fermo per fuorigioco, colpito a tu per tu con Scuffet, di cui il secondo a un metro dalla porta vuota. Un’immagine tragicomica alla quale, francamente, avremmo preferito non assistere e che ha riportato alla mente dei tifosi partenopei le lacune tecniche che prima della passata stagione avevano definito il nigeriano come un buon giocatore ma mai come un campione.
Tornando al gol subito, che ha costretto stamane il brasiliano Juan Jesus alla chiusura dei suoi account social per le troppe offese ricevute, ha chiaramente riportato in auge un argomento che era stato accantonato da qualche tempo: perché Natan non gioca? Ma soprattutto, perché continua a giocare JJ?
Con la nuova guida tecnica affidata a Francesco Calzona, ci si aspetta una risposta in tal senso, perché arrivati a questo punto di mediocrità tecnico-tattica, è ora che qualcuno rappresenti a milioni di tifosi perché con due oneste alternative come quelle di Natan e di Ostigard, trattenuto nel mercato di gennaio appositamente, si continui ad affidare la retroguardia ad un calciatore così distratto in marcatura, sempre in ritardo e che non garantisce sicurezza alcuna alla retroguardia.