Vergogna allo stadio Maradona: tifosi in piedi davanti ad un ragazzo in carrozzina durante Napoli-Barcellona
Feb 29, 2024 - Redazione Vesuviolive
Tifosi in piedi davanti a un ragazzo disabile al Maradona
Tutti in piedi davanti ad un ragazzo disabile in carrozzina, impedendogli di guardare Napoli-Barcellona. La foto è stata pubblicata da Gigi Manzoni, il sindaco di Pozzuoli, che denuncia così un comportamento inaccettabile nei confronti di un suo concittadino.
Vergogna allo stadio Maradona: in piedi davanti ad un ragazzo in carrozzina
Su Facebook il primo cittadino puteolano ha scritto: “Questa foto in questi giorni è diventata virale. Sono profondamente indignato per quanto accaduto allo stadio Maradona di Napoli. Antonio, un giovane con disabilità motoria, cittadino di Pozzuoli è stato privato della possibilità di vedere la partita. Questo comportamento è inaccettabile e richiede un intervento urgente per garantire l’accesso equo e rispettoso a tutti gli appassionati di calcio, indipendentemente dalle loro condizioni fisiche”.
“La mia rabbia cresce di fronte all’ingiustizia vissuta da Antonio nello stadio della sua squadra del cuore – continua Gigi Manzoni – La sua esperienza negativa, dovuta all’ostacolamento della visuale da parte di alcuni tifosi, evidenzia la necessità urgente di un cambiamento nelle regole e nella mentalità di chi gestisce l’ambiente sportivo. Ogni appassionato merita di godere appieno dell’esperienza di una partita senza ostacoli insensibili che ne limitino la partecipazione”.
Lavori al Maradona in vista di Euro 2032
Oltre all’inciviltà di quei tifosi che non hanno tenuto in considerazione il bisogno di Antonio, rilevano ancora di più le condizioni di accessibilità dello stadio Maradona – casa del Calcio Napoli – che è assolutamente inadeguato ad ospitare persone che hanno difficoltà di movimento. L’impianto dovrebbe essere interessato da lavori in vista di Euro 2032: ci auguriamo che venga effettivamente scelto per ospitare delle partite, in modo da adeguarlo alle esigenze di tutti, anche grazie ai requisiti imposti dalla UEFA.