Napoli nettamente inferiore al Barcellona nelle prestazioni sia dell’andata che del ritorno dice addio a questa edizione della Champions League. Quella catalana è una squadra forte, ma ha tanto da rivedere e non è affatto un’avversaria formata da extra terrestri come l’incantevole Barça di qualche anno fa.
Giunge all’epilogo dopo aver raggiunto soltanto gli ottavi l’ultima competizione che poteva ancora far battere il cuore dei napoletani, quest’anno. Il verdetto del campo è stato chiaro: nonostante qualche episodio dubbio, nei 180 minuti il Barcellona ha concesso tanto al Napoli, ma ha sciupato ancora di più. Quattro gol presi tra andata e ritorno sono un bottino che tutto sommato ai partenopei può andare bene, poiché i catalani potevano letteralmente dilagare. Addio anche al Mondiale per Club ed alle sue ricchissime entrate economiche.
Il Napoli, ma questo già lo sapevamo, ha molto da migliorare, anzi rifondare: in primis la difesa ed una mentalità che non è neanche lontana parente da quella della squadra che ha vinto lo Scudetto. Certamente l’aver cambiato tre allenatori quest’anno e le numerose uscite di un presidente troppo protagonista non hanno dato la giusta serenità a dei giocatori già turbati, in molti alle prese anche con rinnovi e in attesa di sapere dove saranno tra soli quattro mesi.