Marco André Zoro, ex calciatore del Messina che nel 2005 interruppe la partita della sua squadra contro l’Inter perché esausto dei cori razzisti ricevuti, è intervenuto ai microfoni di 1 Station Radio per parlare del caso Acerbi-Juan Jesus.
Queste le sue parole a riguardo: “Quando è successo l’episodio di Acerbi avevo detto di non voler parlare. Avevo rifiutato già tante interviste. Ero convinto che non si sarebbe fatto nulla, che non sarebbe stato squalificato. Dopo la sentenza di ieri, però, penso che dire qualcosa è davvero importante. Mi dispiace che, ogni volta che succede qualcosa del genere, nessuno prenda i provvedimenti giusti. Questo non fa onore al calcio italiano. Prima erano i tifosi, adesso i giocatori. Dispiace vedere un calciatore di livello dire cose così spiacevoli. Sono episodi che ledono l’immagine del calcio italiano”.
“Nella vita bisogna essere uomini, essere sinceri con sé stessi. I calciatori squalificati credo abbiano ammesso le proprie colpe e, quando ciò avviene, puoi essere perdonato. Acerbi, però, non è stato uomo. Ha detto quelle frasi al calciatore del Napoli Juan Jesus, ma poi ha negato. Non c’è stata una prova concreta per poterlo squalificare, ma avrebbe dovuto essere lui ad ammettere il proprio errore. È stato un bugiardo. Come farà a tornare a casa e dormire con la propria famiglia dopo quanto accaduto e dopo il comportamento che ha avuto? Dovrà farci i conti”.