Calcio Napoli

Careca rivela: “Maradona diceva che il vero derby era Napoli-Avellino, aveva ragione”

Un ricordo nostalgico, quello di Antonio Careca. Lo storico ex attaccante del Calcio Napoli ospite di lusso alla presentazione del libro “La Legge del Partenio”, è ritornato ai derby campani targati fine anni 80 e inizio anni 90. Con la maglia azzurra, il derby dell’epoca era quello con l’Avellino. Partite che hanno regalato grandi emozioni con battaglie continue su ogni pallone. Proprio su questa sfida, l’ex attaccante azzurro ha voluto citare le parole del suo storico compagno Diego Armando Maradona, rivelando una “preferenza” del numero dieci mai stata realmente nota.

Careca e la confessione di Maradona su Napoli-Avellino

L’ex attaccante del Napoli durante la presentazione del libro risponde così alle tante domande sul famoso derby che ha incendiato un’intera generazione di tifosi: “Vincere al Partenio era sempre molto difficile. Giocare ad Avellino era quasi come una guerra. Gigi Pavarese, che è avellinese e ha lavorato col Napoli, quando giocavamo al Partenio ci preparava psicologicamente. Sapeva cosa avremmo trovato. Quei tifosi davano una carica incredibile alla squadra, era davvero bello vivere quei derby, difficilissimi. Quando Maradona disse che il derby era uno, Napoli-Avellino, aveva ragione. Tutto vero, anche se poi i tempi sono cambiati”.

Le parole di Antonio Careca hanno poi rapidamente trovato ampio spazio sui social, con i tifosi di ogni età che hanno tutti voluto ricordare come quei derby e di quelle partite che si vivevano per settimane intere. Un calcio “romantico”, ben lontano dagli schemi e dalle sfaccettature odierne. Un derby che manca da tantissimi anni, quasi venti, l’ultimo giocato in un play-off di Serie C, ben ricordato dagli irpini. Ricordando che la prossima stagione gli azzurri non avranno nemmeno più il derby contro la Salernitana (retrocessa quest’anno), rimanendo dunque come unica squadra campana a tenere l’onore alto in Serie A.

 

Classe 01, nato e cresciuto con la voglia di scrivere e raccontare lo sport. Dal 2020 in giro tra sale e tribune stampa con un carico di passione e di "garra charrua".