Qualcuno palchi Mario Giuffredi. Il procuratore di Giovanni Di Lorenzo, Matteo Politano e Mario Rui tra gli altri, continua a far danni con dichiarazioni improvvide che potrebbero compromettere il futuro del suo assistito e dei rapporti già tesi con la SSC Napoli.
L’agente è intervenuto nel corso della trasmissione ‘Si gonfia la rete’, in onda su Tele A, sparando a zero su società ed ex allenatore. Inoltre ha ribadito l’intenzione di lasciare Napoli dopo la mancata incedibilità annunciatagli dal club. Questo uno stralcio delle sue dichiarazioni:
“Parto dalla cosa più importante, voglio chiarire quello che io ho detto precedentemente. Sicuramente Di Lorenzo non vuole andare via perché l’hanno fischiato ieri, i fischi fanno parte del lavoro, si accettano e va bene così. Uno li mette in preventivo e in conto, nella vita si può essere acclamati ma anche fischiati. E quello non è un problema”.
“Ma soprattutto ci tengo a precisare, perché poi li vedo i tuoi colleghi che vanno a prendere delle mie dichiarazioni passate, dove io dico che Di Lorenzo prima rinnova perché vuole rimanere a vita a Napoli; e nella seconda dove dico che chi lascia Napoli questo momento è un vigliacco. Sono due dichiarazioni che ho fatto e che che non nego, ci mancherebbe”.
“Ma ho anche sempre sottolineato che rimarremo a Napoli finché il club ci vuole, e se un club non ci vuole più io non è che devo tenere un mio giocatore per forza nel Napoli. Perché quando viene comunicato a un giocatore che se arriva l’offerta anche lui è sul mercato e quindi può essere ceduto, per me vuol dire che tu non credi più in quel giocatore, non lo reputi più indispensabile, soprattutto non lo reputi più al centro del tuo progetto. Penso che qualsiasi uomo di calcio che arriva in un club, la prima cosa sceglie è i giocatori su cui continuare il progetto”.
“Ti chiama e ti dice: guarda pure se dovesse arrivare qualsiasi offerta qui non se ne parla proprio perché io ti incateno a Castel Volturno. Nel caso del Napoli, invece, il giocatore già aveva percepito questa sfiducia nei suoi confronti e nell’ultimo periodo è arrivata la conferma. E quindi è normale che a questo punto dico: beh benissimo se ci arriva un’offerta vado via come mi state dicendo voi. Ma questo non vuol dire rinnegare il rinnovo che abbiamo fatto”.
“È cambiata la posizione per Di Lorenzo. Il presidente mi dice che se arriva l’offerta è cedibile e a quel punto il giocatore dice: benissimo se voi la pensate così voglio andare via. Anche perché credo che nei 5 anni precedenti Di Lorenzo non abbia saltato una partita e non abbia sbagliato una partita. Quindi sentirsi mettere in discussione per un’annata generale che è andata male per tutti i giocatori vuol dire non sentire più la fiducia. Ed è normale che un giocatore dice: vado altrove dove hanno più fiducia in me”.
“Non ho mai pensato al mercato perché per noi la carriera di Di Lorenzo finiva là. È normale che negli ultimi due-tre giorni, uscendo la notizia, delle telefonate le ho avute e le ha avute anche Manna. Adesso escono le notizie e i club chiedono informazioni, come l’hanno chieste a me ma come le hanno chieste direttamente a Manna. Spero di essere stato chiaro, se no sembra che siamo persone che alla prima difficoltà scappano o che rinnegano quello che hanno detto. Noi approviamo i fischi e le critiche, non abbiamo mai detto che se arriva una squadra vogliamo andare via”.
“Calzona? Finita la partita ho chiesto a Giovanni se aveva concordato questo, il ragazzo è rimasto senza parole. Mi dice che assolutamente non aveva concordato niente. Ma detto questo, secondo me noi con Calzona stiamo per perdendo fin troppo tempo, perché abbiamo messo un professore di scuola media e gli abbiamo dato la cattedra universitaria senza farlo studiare. Questo è Calzona, un professore di scuola media che si ritrova ad avere la cattedra un’università che gli viene regalata. Penso che quello che ha fatto Calzona credo sia da persona non poco intelligente, di più. O ci devo vedere altro, perché sostituire la persona a tre minuti dalla fine quando c’è quel clima vuol dire che proprio o non ci arrivi col cervello e quindi stai rovinato, o c’è altro sotto. Ma comunque non è c’è un problema, Calzona ritornerà alla Slovacchia e Di Lorenzo farà la sua carriera che continuerà”.
“Di Lorenzo stanco? Dopo la partita l’ho chiamato e l’ha detto pure a me. Ora per me queste cose sono cose assurde ma perché gli ultimi tre minuti, quattro minuti e puoi provare a vincere una partita togli un terzino e metti un terzino? Ma poi di cosa stiamo parlando voglio dire se vuoi cambiare Di Lorenzo lo sostituisci una mezz’ora dalla fine se vuoi provare a fare qualcosa di diverso e dare la possibilità a chi subentra di fare. Io tutto la vedo tranne che un cambio tecnico onestamente, quindi e non voglio andare oltre quello che è il mio pensiero perché quello che pensavo l’ho detto direttamente a Calzona. Pero purtroppo nel calcio si si vive anche di queste persone”.
“Vendetta? Ah no non lo so. Giovanni è un ragazzo talmente perbene che non è capace di fare del male neanche a una mosca”.
“Alterchi con il mister? Questo non non lo posso sapere, ma se anche fosse questo vuol dire che è una persona di veramente poca qualità. Perché fare una roba del genere per me è dequalificante. Ma la colpa non è sua perché c’è gente che lavora una vita per arrivare ad allenare in Serie A, non allenare il Napoli, allenare in serie A. E c’è gente come lui, a cui viene regalata la panchina di un club prestigioso”.
“Di Lorenzo incedibile per Conte? Ci dovevano pensare prima! Nella vita non si dà fiato alle parole, le parole si pesano e possono far male, prima di andare da Di Lorenzo allora prendete l’allenatore, non si può sempre parlare e tornare sempre indietro. Io ho detto delle cose, rinnoviamo a vita, non rinnego, ma la gente dimentica che vale finché il club ha fiducia, se ti mettono in discussione allora andiamo via”.