Conte, l’ex preparatore Bertelli: “Aggressività e corsa in avanti. E non vomitavano tutti”
Giu 06, 2024 - Stefano Esposito
Il preparatore atletico Paolo Bertelli, ex collaboratore di Antonio Conte, ha rilasciato una lunga intervista a Fanpage.it nella quale ha raccontato i metodi di allenamento del nuovo tecnico della SSC Napoli.
Il ‘mago dei muscoli’ ha collaborato con il leccese per ben 7 anni, vivendo assieme anche l’esperienza con la Nazionale italiana: “Sono stato sette anni con lui. È un allenatore esigente, giustamente, anche per quanto riguarda la componente atletica. Per lui c’è un aspetto psicologico di base a tutto il suo lavoro, ovvero resistere alla difficoltà: essere resiliente per sapere reagire in partita”.
Conte, l’ex preparatore Bertelli: “Aggressività e corsa in avanti. E non vomitavano tutti”
Bertelli ha parlato di Conte come “una persona determinata, che sa come raggiungere gli obiettivi. Chiaramente ha il suo carattere: è uno molto esigente che tiene alta sempre la tensione, in maniera positiva”.
Il preparatore ha anticipato quale sarà la metodologia che verrà applicata anche a Napoli:“Lui ha una metodologia e una proposta stimolante ma impegnativa. Richiede una massima focalizzazione e attenzione. La risposta è riuscire a fare la domenica ciò che si prova in settimana durante gli allenamenti”.
L’ex collaboratore del leccese ha poi sfatato il mito dei calciatori che vomitano in campo durante la preparazione:“Sono casi isolati, succede anche ad altri e non solo a Conte. Può succedere qualche volta”.
Bertelli ha poi parlato di come sia cambiato il metodo di allenamento: “Ormai la filosofia è quella di “allenati come giochi” e credo che anche Antonio non faccia più sedute lunghissime di 11 contro zero che un tempo caratterizzavano il calcio italiano. Oggi i giovani la applicano più giocando, ovvero andando incontro a ciò che dovranno affrontare la domenica”.
Sul ‘fattore Conte‘ si è poi espresso così: “Negli anni di Conte un po’ tutti sono migliorati, poi c’è sempre chi va in difficoltà e chi meno. Giaccherini, ad esempio, alla Juve con Conte è migliorato tanto arrivando fino alla Nazionale”.
In sostanza, quella dell’ex commissario tecnico della Nazionale è una filosofia basata sull’aggressività:“Un lavoro ad alta intensità: aggressività e corsa in avanti più che indietro. Poi dipende sempre dagli uomini a disposizione, nello specifico di Conte la filosofia è quella”.
Sulle similitudini tra Spalletti ed il nuovo tecnico del Napoli: “Diciamo che come mezzi e metodi chiaramente ognuno ha i suoi”.